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Il Frosone ( COCCOTHRAUSTES COCCOTHRAUSTES).


 

             

 

 

Il Frosone in natura.

Il frosone, passeraceo appartenente alla famiglia dei fringuellidi, ha un corpo piuttosto tozzo con ali lunghe 10 cm e un becco grosso e forte.
Nidifica nella fascia boschiva collinare dell'Italia Settentrionale e Centrale; è presente in Piemonte.
È raro in estate più frequente in inverno.  Nidifica nei boschi di querce, carpini, ciliegi e tigli, adiacenti a zone aperte, quali prati e frutteti.
Si ciba di bacche e di semi, prediligendo quelli di ciliegio selvatico.
La prole viene, invece, allevata con insetti.

Diciamo subito che è un “Indigeno”, Fringillide inconfondibile, e riconoscibile per il suo bel becco che si colora di un blu metallico durante il periodo degli amori, primavera-estate, che vira ad un color giallastro nel periodo invernale. Lunghezza totale 18 cm, peso 60 g circa. La sua struttura corporea è molto robusta; il colore predominante in tutto il corpo è il marrone-nocciola, così come anche sul dorso e ventre. Il maschio presenta colori più accesi rispetto alla femmina ed i piccoli  hanno colorazioni più tenui, questi ultimi, riconoscibili dalla caratteristica macchia bianca sulla  gola. Quindi, possiamo dire che il dimorfismo sessuale è abbastanza palese, per i motivi appena enunciati e, ovviamente, risulta molto più facile il riconoscimento se si ha un occhio allenato. Ha abitudini alimentari granivore, infatti si nutre di sementi e frutti carnosi, quali: ciliegie, pesche e relativi noccioli. Con i Frosoni, non è molto facile ottenere risultati, in quanto è un animale molto diffidente (almeno nei primi periodi) e molto schivo. Prima cosa da fare, è quella della scelta della coppia, cosa non facile, in quanto formano coppie fisse e se la coppia formata non dovesse andar d’accordo, è inutile insistere, infatti i successivi tentativi di affiatamento risultano, il più delle volte, vani…tant’è che l’unica cosa da fare è quella di sostituire uno dei soggetti e riformare la nuova coppia (io consiglierei di cambiare il maschio). Per migliorare il rapporto creato tra allevatore-indigeno, conviene, nel periodo invernale, sistemare la coppia in un gabbione da 120 cm, appunto per farli abituare alle manomissioni giornaliere, attuate da colui che ha l’incombenza di accudirli. Importante è la pulizia, soprattutto degli accessori interni, infatti i Frosoni hanno la stessa abitudine dei Verdoni, ovvero di riempire il beverino di semi “duri”, appunto per ammorbidirli e successivamente cibarsene. Il suo canto è un gradevole susseguirsi di brevi note.

                                                            

 

 

 
 
ALIMENTAZIONE e RIPRODUZIONE
 
 
Qualche hanno fa un mio carissimo amico mi disse se volevo fare l'esperienza con il Frosone, io dopo una settimana circa gli chiamai dicendogli che accettavo la proposta, bene acquistai una coppia e feci la mia esperienza anche con loro.
Nell'acqua bisogna mettere ACETO DI MELE: 3 ml di Aceto ogni litro di bevanda.
L'acqua così trattata, acquisisce una leggera acidità che la rende benefica alla salute dei nostri uccelli.
 
Per la carenza di minerali, bisogna aggiungiungere anche 5 gocce di TUTTOSALI ogni litro d'acqua.
 
Una volta che l'acqua di bevanda é stata preparata, al momento della sua somministrazione nei beverini, possono essere aggiunti i prodotti vitaminici preferiti.
 
Come alimentazione, granivora è buono dare un misto non troppo grasso, costituito da: Scagliola, girasole e canapa (poca), lino, perilla, cartamo ed erbe prative. In estate va integrata con ciliegie, amarene, ecc. Ma anche con canapuccia cotta e camole della farina, semi germinati a volontà.
Una buona miscela di semi secchi è così composta: carpino, ontano, betulla, cipresso, faggio, aleppo, cedro del libano, mela, pera, abete rosso, canapa, cartamo, ravanello, cavolo, coriandolo, rosa canina, bacche di ginepro, sorbo, scagliola, perilla bruna e bianca, avena, grano tenero.
Somministrare le tre varietà di girasole in una vaschetta a parte.
Bisogna far germinare: grano tenero, atzuki, sorgo, canapa, girasole piccolo, cartamo.
E' bene utilizzare anche un'ampia varietà di insetti, quali: grilli, locuste, camole del miele, bigattini, tarme della farina, buffalo, caimani, l'apporto proteico fornito dagli insetti. Un paio di settimane prima dell’inizio del periodo degli accoppiamenti, inizio maggio, è meglio trasferirli in quella che sarà la casa dei futuri piccoli, la voliera. Oltre ai semi germinati, è importante variare il tipo di insetto somministrato. Si deve dare pure un po' di larve di api, le tarme della farina ed, infine,  i grilli e le lumachine. Si può somministrare pure delle uova di formica. Se non verrà eseguita la somministrazione di sostanze proteiche, non si assisterà all’entrata in estro dei vostri volatili, e quindi non assisterete a nessun lieto evento, in quanto l’elevato tenore proteico è indispensabile per il raggiungimento della forma amorosa. Vengono deposte dalle 3 alle 6 uova, i pullus si sviluppano velocemente e abbandonano il nido al 14simo giorno. Lo svezzamento è uguale a tutte le altre specie di fringillidi, infatti, esso avviene verso il 30simo giorno, ma il più delle volte è utile ed anche consigliabile aspettare il 35simo giorno.
In linea di massima, i Frosoni compiono 1 covata annua, ma in caso di affidamento di uova e/o piccoli alle balie, ne possono portare a termine tranquillamente anche 2 o 3.  Nel comportamento riproduttivo dei Frosoni si evidenziano alcune similitudini con il genere fringilla, quali i colori delle uova che è identico. La riproduzione in gabbia o voliera non è certamente impossibile. In considerazione della scarsa importazione, della taglia robusta che richiede spazio e dell'alimentazione particolare che richiede nel periodo riproduttivo, i Frosoni sono tra i Fringillidi meno allevati in cattività.

 

 

  

IL TROMBETTIERE DEL LICHTENSTEIN


 

 

                                

 

 

Il Trombettiere (Rhodopechys githaginea) è un uccello della famiglia dei Fringillidae, che è visibile libero in natura in Africa. Il loro nome deriva dal suono nasale che emettono i maschi.
La taglia media di 12 cm, con forma rotonda e robusta. Il
maschio calotta, nuca, lati della testa e del collo bruno rosato, fronte, gola, petto e ventre rosa-rosso; ali e coda nere. Nel periodo degli amori il becco diventa arancio carico. Femmina simile al maschio ma priva del lipocromo, senza bianco sul vertice, con becco giallo anche nel periodo riproduttivo. Giovani simili alla femmina ma di colore più puro. Ama bagnarsi nell'acqua, che i bagni di sole e di sabbia. Il Trombettiere in natura si riproduce in primavera quando i semi, i germogli e gli insetti sono abbondanti. Il maschio scelta la zona canta per attirare la femmina, il nido viene ubicato in un afratto del terreno, ben riparato dal sole. I piccoli nascono dopo 13 giorni di incubazione ed alimentati con larve e semi immaturi, dopo circa 2 settimane escono dal nido, per svezzarsi dopo altri 15 giorni circa. Fanno 2 covate l'anno.

Un giorno sempre questo mio carissimo amico mi invitò ad andare in un  allevamento di un suo amico, ci andai pure io entrato dentro cosa vedono i miei occhi, dei bellissimi Trombettieri. In cattività è un uccello che richiede una particolare attenzione soprattutto nella fase dello svezzamento, che è abbastanza lunga e sicuramente molto impegnativa rispetto a quella di un comune fringillide. Pertanto, se il Lichtenstein è messo a balia, avrà senz'altro bisogno di qualche imbeccata da parte dell'allevatore che, per evitare questo problema dovrà entrare in confidenza con i piccoli già nel nido, fornendo loro delle imbeccate specialmente a base di proteine animali. Proprio le proteine animali sono la base della crescita dei pullus, speciamente nei primi giorni di vita. Quindi, i riproduttori dovranno essere abituati a cibarsi dei tipici alimenti d'origine animale, come ad esempio delle tarme da farina, camole, delle uova di formica, dei bigattini, ecc. Ma anche con grani immaturi (molto appetiti i semi oliosi e canapuccia bollita). Voglio sottolineare, che una buona crescita od addirittura la stessa sopravvivenza dei piccoli è strettamente legata all'assorbimento di queste proteie animali quindi, invito tutti a voler insistere nella somministrazione di tali alimenti finchè i riproduttori li accettino ed in ogni caso è consigliabile abituare preventivamente le balie Canarine o Carpodachi messicani a questo tipo di alimentazione. La femmina è una grande imbeccatrice, e riesce ad ingozzare i pullus riempendoli a tal punto da obbligarli a sforzi tremendi per riuscire ad alzare il collo. Il maschio è molto delicato, ed imbecca la sua compagna per tutta la durata della fase riproduttiva, offrendo civo in continuazione, che lei gradisce agitando le ali con il tipico tremolìo dei fringillidi, ma...non sono "tutto oro quello che luccica", perchè il maschio è anche molto " focoso", e pretende di accoppiarsi spesso. Infatti, nel periodo di maggiore estro è così focoso da essere in grado di distruggere un'intera covata e con una violenza inaudita, pur di ripossedere la femmina che logicamente lo rifiuta per accudire alla cova o ai pullus; subito dopo aver dato sfogo ai suoi bisogni, come d'incanto, ritorna ad essere dolce e premuroso verso la sua compagna. Si adatta tranquillamente alla gabbia da cova di 60 cm è bene, nel periodo riproduttivo, alloggiarlo in gabbioni da 120 cm. o in volierette, perchè è necessario dare alla femmina un considerevole spazio per la fuga all'irruenza del maschio, in grado di rincorrerla senza sosta e senza farla fermare per bere o mangiare, finchè la stessa non lo accetta e si dispone per l'accoppiamento. Il Tormbettiere si adatta facilmente e riesce a nidificare tranquillamente in gabbia, ma è in ogni caso buona norma aiutarlo fornendo del materiale da nido un po' ricercato, come ad esempio, oltre ai classici sfilacci di juta aggiungere le fibre di cocco o qualche altra ricercatezza oramai facilmente reperibile nei negozi specializzati. Le uova deposte sono generalmente 4 o 5, e l'ultimo è un po' azzurrato, così come accade nella femmina dei canarini. Le covate sono generalmente 2 la femmina ha bisogno di sali minerali ed ossi di seppia, al fine di favorire la formazione del calcio necessario per le uova. Alimentazione in cattività: panico e scagliola per tutto il periodo di riposo, in quello riproduttivo andranno fornite camole, di vario tipo e canapuccia bollita ( per il maschio meglio alimentarlo tutto l'anno con la sola Scagliola, perchè ha la tendenza eccessiva ad ingrassare).
Durante la nuta i Trombettieri andranno colorati, per far si che le zone interessate siano al massino dell'intensità.
 
 
Nell'acqua bisogna mettere ACETO DI MELE: 3 ml di Aceto ogni litro di bevanda.
L'acqua così trattata, acquisisce una leggera acidità che la rende benefica alla salute dei nostri uccelli.
Per la carenza di minerali, bisogna aggiungiungere anche 5 gocce di TUTTOSALI ogni litro d'acqua.
Una volta che l'acqua di bevanda é stata preparata, al momento della sua somministrazione nei beverini, possono essere aggiunti i prodotti vitaminici preferiti.
Il canto è un canto molto melodioso. I Trombettieri fanno parte del Genere Rhodopechys, non sono troppo usati in ibridazione solo perchè poco allevati in cattività. Ma con molta franchezza devo dire che a mio avviso ibridare questo soggetto sarebbe un grandissimo sbaglio... Essendo a fattore rosso i Rhodopechys volendo possono essere accoppiati per ibridazione a tutti gli altri Fringillidi con lo stesso lipocromo. Ai suoi ibridi il Trombettiere trasmette sempre il colore sabbia, il lipocromo rosa delle parti inferiori e la forma originaria del becco. E' abbastanza comune, si adatta con molta facilità alla attività ed è molto robusto.

 

 

 

                         

                                  Foto: Splendido maschio di Ttrombettiere ali rosa. (" Molto difficile da trovare ")

 

Trombettiere Ali Rosa (Rhodopechys sanguinea)
 
Chiamato anche Ciuffolotto ali rosa. la taglia è di 15-16 Cm. Il Maschio adulto si presenta con piumaggio generale bruno chiaro che tende al bianchiccio nelle parti ventrali. Sulla testa è evidente un segno nero ai lati del capo e sulla fronte. Le ali sono nere con evidente bande rosa bordate di bianco. Anche la coda è nera segnata di rosa e bianco. Il becco è nero. La femmina adulta è simile al maschio ma con la colorazione rosa sulle ali assai meno diffusa e con il becco giallo. E' priva del nero sul capo. I giovani sono simili alla femmina ma i maschi presentano segni neri sul becco ancora giallo, in particolare modo un inizio di colorazione nera ai lati del becco. E' un uccello allegro e tranquillo, si muove in continuazione ed è difficilmente socievole. Vive in coppia o in gruppi molto numerosi, è prettamente stanziale ma compie  spesso spostamenti anche notevoli, fino a raggiungere il Tiber nelle stagioni invernali. Si nutre di sementi ed insetti, germogli, bacche. Ha un canto molto melodioso anche se un pò monotono. In cattività di adatta molto facilmente ed è robusto. La coppia costruisce un nido a coppa, dove la femmina depone 4-5 uova di colore bianchiccio-bluastro picchiettate di rosso-brino. Incubazione dura per 15 gg. I piccoli lasciano il nido a circa 3 settimane. 
 
 
 
 
 
 
 

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