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Uhau... Che meravigliose creature sono presenti in natura! 
Quante ancora non si conoscono! Alcuni giorni fa al telegiornale apprendevo la notizia della scoperta in una foresta di alcune specie di uccelli mai visti e il cronista diceva che ci sono altre specie da scoprire nel pianeta. Non si finisce mai di imparare...L'altro è l'altra faccia della medaglia con cui ci relazioniamo e cresciamo...Infatti, un paio di anni fa ho letto sulla rivista della F.O.I. un articolo a me molto interessante. Alla fine c'era il numero di cellulare di questo allevatore. Preso dall'entusiasmo l'ho chiamato. Fra noi è nata una bellissima amicizia che va oltre la passione degli uccelli. Questo mio caro amico e allevatore, Sig. Morelli, che vive in Toscana, lo sento molto spesso per telefono e stiamo a parlare ore e ore di fringillidi. Lui mi ha trasmesso l'amore per l' Organetto (per informazioni su questo uccello vai alla voce "Fanello e Organetto") , Crociere e il Carpodaco Messicano, uccelli da lui allevati. Egli per telefono mi ha spiegato tutto quello che c'era da sapere su questi due volatili. Preso dalla curiosità ho iniziato a fare delle ricerche su questi "pennuti" e rimanevo affascinato giorno per giorno. Oggi ringrazio questo grande amico di avermi "stimolato" nella conoscenza di queste ed altre bellissime e affascinanti creature.
                                              
 
 

                                  

                                                                       Crociere maschio              

 

 

 

 
IL CROCIERE (Loxia curvirostra). E' lungo 16 cm.
Il MASCHIO: testa, dorso, petto, ventre e codione di colore rosso più o meno cupo, disegno della calotta e del dorso bruno scuro, ali bruno scuro del tutto prive della tipica banda, coda bruno scuro con apice forcuto, becco grigio scuro con forma massiccia e molto incrociato all'apice. La tonalità del rosso varia dal "mattone" allo scarlatto e la taglia dai 14 ai 18 cm.
La FEMMINA: il rosso è sostituito dal grigio-verde, la gola è bianco-grigia, il codione giallo-verde ed il sottocoda screziato geometricamente di nero. Il lipocromo è concentrato sul petto, calotta e codione.
I GIOVANI: ali e coda sono indentiche a quelli degli adulti, il resto del corpo è completamente striato di verde scuro su un colore di fondo bruno chiaro.
Il Crociere abita l'Europa, l'America centro- settentrionale e l'Asia. Vive nei boschi di conifere dei cui rami dolci e oleosi si nutre. Quando le pigne non sono mature, mangia le bacche ed i loro semi, semi delle graminacee, ecc...
Quando i pinoli sono maturi, inizia l'attività riproduttiva, le coppie si formano ed una volta scelta la conifera giusta, inizia la costruzione del nido.
Dato che la riproduzione avviene nel periodo più freddo dell'anno, le conifere rappresentano gli unici alberi in grado di offrire allo stesso tempo occultamento al nido e cibo. Il nido viene realizzato in forma di coppa con piccoli rami ed aghi di conifera all'esterno, per poi essere foderato internamente con lanuggini e muschio. Le 3-4 uova deposte sono di colore azzurrino o bianco gessato, con le tipiche macchie bruno sul polo grande.
I piccoli nascono dop 2 settimane di cova ed alimentati con pinoli e germogli dolci, dopo 3-4 settimane si svezzano.
I Crocieri sono animali dalla srtuttura originaria. Possono essere ibridati sia con soggetti a fattore rosso che non, sono molti usati in ibridazione. Mettere la femmina in condizione di deporre non è facile, nornalmente si usa il maschio. Per valutare la giusta  forma amorosa del maschio Crociere basterà osservare l'addome, dato che non canta spesso, anche se tramite il suo comportamento si può valutare se si interessa alla compagna oppure no. Per favorire l'entrata in estro sia del maschio che della femmina si possono fornire dei pinoli e delle piccole prede vive. Gli ibridi con il Crociere molto belli avviene con tutti i soggetti che di lipocromo ne hanno molto e poco inquinato  di melanina (Ciuffolotti, Canarino del Mozambino, Lucherini testa nera, ecc..). Per quanto riguarda gli ibridi con il Canarino, possono essere usati sia Canarini mosaico che intensi. Chi decidesse di intraprendere il loro allevamento, dovrà ricordare di non tenerli in luoghi eccessivamente caldi; questa specie non sopporta troppo l’afa estiva, pertanto, soprattutto in questo periodo, andranno aiutati fornendo loro le vaschette per le abluzioni.La risorsa alimentare essenziale per i Crocieri è rappresentata dai pinoli, soprattutto di pino e abete rosso.
Questo uccello afferra le pigne con le zampe e , grazie al suo becco, ne estrae i semi.
Spesso lascia cadere le pigne su un terreno umido, così si apriranno più tardi rispetto a quelle sui rami, garantendo un’ ulteriore fonte di cibo. L'alimentazione è composta di un misto di semi secchi di Scagliola 40%, Perilla bianca e Perilla scura 20%, semi di Conifere 10%, Girasole nero piccolo e Girasole striato piccolo 10%, Canapuccia 10%, e in dosi minori, 5% di Cartamo, 5% Avena, Lino e Ravizzone del Pastone del tipo secco unito a quello morbido nella percentuale del 50% con deo Pinoli, inoltre bisogna aggiungere pure i sali minerali in granuli e sabbia di mare sterilizzata, dell'osso di seppia  e a giorni alterni mela e verdura.
Nell'acqua bisogna mettere ACETO DI MELE: 3 ml di Aceto ogni litro di bevanda.
L'acqua così trattata, acquisisce una leggera acidità che la rende benefica alla salute dei nostri uccelli.
Per la carenza di minerali, bisogna aggiungiungere anche 5 gocce di TUTTOSALI ogni litro d'acqua.
Una volta che l'acqua di bevanda é stata preparata, al momento della sua somministrazione nei beverini, possono essere aggiunti i prodotti vitaminici preferiti.
 

 

 

L'anello della F.O.I. per il Crociere è di tipo “C”.


 
 
 
 
 
                                              
 
 
 
                                             IL CROCIERE DELLE PINETE (Loxia pytyopsittacus)
 
 
Questa estate sono stato da un amico che alleva questi bellissimi uccelli.
E’ stata una bellissima esperienza, gli dissi se mi preparava un articolo per poterlo pubblicare sul mio sito, lui inizialmente si mise a ridere,  ma dopo qualche giorno mi disse vediamo, vediamo cosa posso fare. Bene siamo rimasti con questo accordo, un paio di giorni fa mi chiamò e mi disse che l’articolo era pronto. Io voglio ringraziare il grandissimo allevatore e carissimo Paolo, per questo articolo a voi vi dico buona lettura a tutti…………..
Ecco la mia esperienza con il Crociere delle Pinete…. Intanto bisogna presentarvelo la sua lunghezza e di 17 Cm con forma grande e robusta rispetto a quella “dell’amico Crociere”.
Il becco è più massiccio di quello dei congeneri, gli ha fruttato la denominazione comune di Crociere Pappagallo.  Ecco la presentazione del maschio: Testa, dorso, petto e ventre di colore rosso cupo; il disegno del dorso di colore bruno scuro; ali e coda bruno scuro; nuca, margini delle guance e i fianchi grigiastri; il becco grigio scuro.
Presentazione della femmina: Becco e dimensioni a parte è identica a quella del Crociere da cui differisce  leggermente dal punto di vista fenotipo, unicamente per una maggiore uniformità del verde  su petto e ventre.
Presentazione dei giovani: loro hanno colore di fondo grigio verde chiaro, più scuro  sulle parti superiori e sui lati della testa; disegno nerastro, a scaglie, su tutto il corpo. Si distinguono da quelli del Crociere per il becco più grande ed il colore che in genere è più cupo.
Il Crociere delle Pinete in natura abita le foreste di conifere dell’Europa del Nord. Il suo bellissimo becco molto robusto gli permette di aprire qualsiasi tipo di pigna, comprese quelli di Pino e di Abete rosso che sono le preferite. A un canto monotono e la tipica confidenza degli uccelli del Nord lo rendono di facile osservazione, in particolare nel periodo degli “amori” quando, tutto affaccendato, va alla ricerca di cibo. Se la pigna non è facile da raggiungere, o estrarne i semi è troppo scomodo. Questo uccello, con il becco, taglia il rametto che la sostiene, la fa cadere a terra ed in tutta tranquillità ne estrae i pinoli.
Quando i semi di Conifera sono abbandonati il nostri “amici” si accoppiano scegliendo l’albero su cui costruire il nido a forma di coppa (molti lo chiamano rozzo nido io devo dire con molta sincerità che a me la forma del nido piace molto).  Il nido, e ben nascosto alla biforcazione di un ramo di Pino, viene realizzato all’esterno con erba secca ed aghi di Pino e foderato con piume e lanuggini onde conferirgli un ottimo isolamento termico. Data la brevità dell’estate siberiana viene portata a termine una unica covata annua composta di tre uova azzurre, maculate di bruno sul polo più grande. I piccoli nascono a fine primavera e vengono alimentati con pinoli e piccole bacche.
Con il sopraggiungere dell’estate e della relativa scarsità di semi di Conifera l’alimentazione vira per orientarsi sulle gemme e sui semi della frutta selvatica. Data la particolare alimentazione, disponibile anche in inverno, questi uccelli sono gli unici Fringillidi del Nord a non compiere migrazioni verso Sud.
In cattività il Crociere delle Pinete vive bene, sia in gabbia che in voliera, ma la voliera è preferibile in quanto allenando il becco sui rami dell’infrascatura eviteranno di demolire tutti gli accessori, (se esterna meglio fare la vaccinazione del vaiolo). Per quanto riguarda l’alimentazione va bene quella per i Crocieri, con l’aggiunta di pinoli secchi sia sgusciati che non. Devo dire che più troppo la riproduzione in cattività non è facile, anche perché pochi sono gli allevatori che la tentano. Chi la volesse tentare consiglio di mettere più maschi con una femmina per far si che sia lei a scegliere il consorte. La riproduzione avviene ad inizio primavera o a fine estate, per cui è possibile per chi volesse Ibridare questo uccello con tutti i soggetti dell’emisfero del Sud che in tale periodo sono in “amore”, mentre i nostri Indigeni o stanno per entrarci o sono già in muta.  
 
 
 
 
                                               
 
 
                                                 IL CROCIERE FASCIATO ( Loxia leucoptera)
 
 
Anche qui bisogna presentare questo bellissimo uccello per farlo conoscere a tutti.
 
E’ lungo 15 Cm con forma simile a quella del Crociere.
Per quanto riguarda la distinzione dei sessi il maschio: Testa, dorso, petto e ventre di colore rosso violaceo brillante; disegno del dorso con piccole scaglie di colore bruno scuro; ali bruno scuro con remiganti terziare orlate di bianco e due bande alari bianche formate dalle orlature delle medie grandi copritrici alari; coda bruno scuro; becco identico a quello del Crociere.
Mentre la femmina: Il rosso lascia un po’ al verde bottiglia; la gola è grigiastra; il petto, i lati della testa, sono di colore verde chiaro; il dorso, la calotta, fianchi e guance sono grigiastri; ali, coda e becco sono come nel maschio. 
Invece i giovani: sono simili a quelli del Crociere ma con colore di fondo più grigio ed ali barrate di bianco. Il Crociere fasciato ha un reale che si sovrappone a quello del Crociere, ma solo per le parti più a Nord dato che “il nostro amico” vive in Siria, Cina, Alaska e Canada. Abita le foreste di conifere con predilezione per quelle di Cedri tra le cui cime si sposta alla ricerca di semi.
Non scende mai a terra se no per bere o per cibarsi dei semi della frutta e delle bacche selvatiche.
Il suo becco è estremamente robusto, gli permette di aprire anche i gusci più duri per procurarsi i semi.  La riproduzione come e solita avviene quando c’è la disponibilità di semi immaturi, di pinoli e di gemme è al massimo. Costruisce il nido a breve distanza dai con specifici, ben mascherato, a discreta altezza da terra, sulle Conifere. Il materiale che viene usato è erba secca all’esterno, lanuggini all’interno. La femmina depone tre - quattro uova di colore azzurro, macchiate di bruno sul polo più grande. Dopo 13 giorni di incubazione nascono i piccoli e vengono alimentati da entrambe i genitori con gemme, pinoli e piccole prede vive. Il maschio li nutre fino allo svezzamento, mentre la femmina si prepara per la seconda covata per l’ultima deposizione annua.
I piccoli di questa covata vengono nutriti con i semi dolci della frutta ed i pinoli.
Mentre per quanto riguarda l’allevamento in cattività. I soggetti devono essere collocati in gabbie da 120 cm all’interno delle quali non devono mancare dei rametti di Pino con le relative pigne.
L’alimentazione deve essere: Scagliola, Perilla bianca, Canapuccia, Girasole nero, Abete rosso, Larice e Cartamo, Avena e Lino ma attenzione nel periodo estivo la miscela viene resa più leggera, diminuendo le percentuali dei semi grassi. Bisogna dare pure del pastone è del tipo secco,  nel quale devono essere sbriciolati diversi Pinoli per renderlo più appetibile. E inutile dire che non deve mai mancare il grit mischiato ai sali minerali in polvere e l’osso di seppia; inoltre bisogna fornire frutta e verdura come per esempio mela e lattuga e una volta alla settimana. Consiglio pure da mettere nell’acqua da bere, sempre una volta alla settimana,  dell’aceto di mele che, essendo un acidificante, riduce il PH e combatte la formazione di batteri all’interno dell’intestino. I “nostri amici” sono uccelli molto robusti, e amano fare il bagno anche nel periodo invernale. A tutti coloro che vogliono allevarli consiglio di non tenerli in luoghi eccessivamente caldi, questa specie non sopporta troppo l’afa estiva, pertanto, soprattutto in questo periodo, andranno aiutati fornendo loro vaschette per le abluzioni. Consiglio di utilizzare le voliere mettendo a nostra disposizione per un numero doppio di coppie: ad esempio utilizzare le voliere per le varie specie di Crocieri, da ottobre ad aprile.
A mio avviso solo i Crocieri nidificano indipendentemente dal fotoperiodo corrente, per gli altri Fringillidi è comunque importante l'aumento di proteine nella dieta, ma senza l'allungamento delle ore di luce non nidificherebbero. Comunque questi uccelli solitamente già nel periodo di gennaio iniziano ad andare in estro mettendo nell’allevamento un paio di ore di luce in più poi organizzatevi voi. Il nido è quello interno con diametro di 12 cm. quello in vimini, ma è pure consigliato quello in metallo onde evitare un’immediata distruzione. Questo nido viene collocato nell’angolo alto del frontale preventivamente infrascato con dei rami sintetici di Abete. Il materiale del nido è costituito da juta, cotone, pelo animale, ecc…
Le uova deposte sono 4 -5. L’incubazione dura 13-14 giorni. Per facilitare l’imbecco da parte dei genitori bisogna fornire della Canapuccia bollita, dell’uovo sodo mischiato a del pastone secco per la prima settimana, della semola che sostituiranno in seguito l’uovo sodo, della mela, della lattuga e dei Pinoli sgusciati. I piccoli vengono inanellati al quinto giorno con anello tipo C FOI, oppure il J AOE (3,4mm.), consiglio di mascherato con del cerotto adesivo. La miscela di semi fornita è la stessa somministrata agli adulti con la sola differenza che la percentuale di Scagliola viene aumentata, inoltre in una mangiatoia a parte lasciare a disposizione della Perilla bianca.
Concludo dicendo che essendo il “nostro amico” a fattore rosso per chi volesse partecipare alle esposizioni ornitologiche dovrà fornire ai propri soggetti a partire dal quarantesimo giorno del mangime colorante sia naturale cartamo, carota ecc… che il colore artificiale.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL CARPODACO MESSICANO  (CARPODACUS  MESSICANUS). 
  
DULCIS IN FUNDO  .........arriva il "caliente, irruento e focoso" CARPODACO MESSICANO;   ultimamente il più allevato del genere "CARPODACUS", per il fatto di essere robusto, longevo e prolifico. 
La femmina è usata come balia, se separata dal maschio, per le specie ad alimentazione parzialmente insettivora. 
Appartiene come ho anticipato sopra al genere "CARPODACUS" denominati anche CIUFFOLOTTI", anche se non fanno parte del genere Phyrrula o Pinicola.
I Carpodachi si dividono in 21 Specie che hanno in comune il lipocromo del piumaggio che va dal rosa, al rosso, al rosso porpora. Il Carpodaco messicano "raggiunge" il piumaggio definitivo dopo la prima muta; mentre gli altri Carpodachi dopo la seconda. E' lungo circa15 cm. Il primo aggettivo che ho usato per descriverlo è robusto. La sua robustezza si evince dalla "testa forte e massiccia". Il collo è corto. Il becco è conico, corto e massiccio che gli permete di cibarsi nelle stagioni di "transizione" di granaglie dai gusci più duri. Sempre in natura il Carpodaco cerca al suolo e nei cespugli: afidi, larve di insetti, bacche e semi prativi in genere. 
Ha gli occhi: grandi, svegli e rotondi. Le spalle devono essere larghe per formare con il dorso arrotondato un tutt'uno con la linea delle ali. Il petto deve essere arrotondato e privo di stacchi. La coda è stretta, leggermente lunga e forcuta tanto da essere la continuazione del corpo.
Si distingue facilmente un maschio da una femmina. Le femmine sono più disegnate dei maschi e in alcuni casi mancano del lipocromo; in altri è presente sul codione ed al centro del petto. 
I giovani  hanno un piumaggio molto striato, simile a quello delle femmine. 
Il maschio presenta il colore rosso in fronte e sopraccigli, gola ed alto petto e codione. Le zone dove si manifesta il lipocromo devono essere nette e delimitate. Il rosso è brillante. Il disegno melanico si presenta regolare e continuo. 
Nella femmina, le virgature devono essere presenti in maniera diffusa e uniforme dalla gola al ventre nelle parti inferiori e su quelle superiori dalla fronte al codione. 
Il colore del piumaggio di un Fringillide dipende dal colore dei pigmenti contenuti nelle penne (melanine e lipocromo) oltre che dalla struttura della penna stessa che, provocando la diffrazione della luce, da origine ad un colore che non è chimico ma fisico. Vorrei fare una breve parentesi per i lettori sulle "melanine".
Le melanine si trovano sulla corteccia della penne e si dividono in eumelanina (nera o bruna) Feomelanina (bruna).  
Sul mantello del Messicano è presente l'eumelanina nera e la feomelanina; queste combinandosi tra loro danno origine ad un colore di fondo ruggine e ad un disegno marrone scuro. L'unica mutazione ufficialmente riconosciuta e disciplinata da uno standard è quella feomelanica, che riduce completamente le eumelanine, perciò l'unico pigmento melanico residuo è la feomelanina, che alla sua massima espressione è color ruggine. Riducendo le eumelanine le unghie, il becco sono più chiari e l'occhio è rossastro. Così facendo il feomelanico avrà un lipocromo più brillante nelle zone d'elezione e un colore beige diffuso su tutto il corpo con orlature di color ruggine nelle ali e nella coda. 
 
                                              
 
 
Il Carpodaco messicano: consiglio agli Allevatori alle prime armi, di incominciare sicuramente con il Canarino, o anche il Ciuffolotto Messicano..
  In natura delimita il territorio cantando e aggredendo chiunque si avvicini in esso. Le femmine, una volta formata la coppia, scelgono il luogo dove costruire il nido che può essere un cactus, un cespuglio, una conifera, una crepa ecc... La coppa viene realizzata con erbe secche all'esterno; mentre all'interno mettono piume e varie fibre soffici.
 In cattività è bene mettere attorno al nido dei rami per far sentire la "coppia" in natura e per proteggerli da "occhi indiscreti". Mettere a disposizione della femmina: juta, lanuggine ed altro. 
Le femmine depongono 4 uova di colore azzurro chiaro con delle macchie bruno-scure sul polo maggiore. Dopo 12 gg di cova, i piccoli nascono e sono alimentati con prede vive e semi immaturi. Si svezzano dopo un mese. 
Visto il carattere irruento del maschio, è buona norma separarlo dalla femmina durante il periodo della cova e specialmente durante la deposizione delle uova, perchè molti maschi hanno la cattiva abitudine di forarle. 
E' bene separarlo dalla femmina la sera, per poi rimetterlo insieme dopo che questa abbia deposto l'uovo nel nido. Con questo metodo avremo 2 benefici:
1) Salveremo la covata;                                                                                                           
2) Potremo mettere il maschio con più femmine della stessa specie o di razza diversa per ottenere una prole ibrida.
A proposito d'ibridazione il nostro "caldo e versatile amatore" riesce ad "ammaliare" la compagna di turno.
Che Don Giovanni!
Il Messicano riesce a dare ibridi con quasi tutte le femmine di fringillidi che gli sono proposte. Per l'ibridazione è preferibile usare i maschi per l'alta percentuale di uova feconde che riesce a dare e ciò dimostra la buona compatibilità genetica con quasi tutti i fringillidi. Questo "seduttore" si adatta alle posizioni di copula richieste di volta in volta dalla partner; invece la femmina Messicana è generalmente scartata per l'ibridazione proprio perchè mantiene una posizione di accoppiamento parallela al posatoio.
In ibridazione per lo più viene fatto accoppiare con fringillidi dal lipocromo rosso. Diciamo subito che l'F1 Carpodoco messicano x Canarino. Sono al 99,99% sterili. Tranne rarissime eccezioni. Se si vuole divertire a provare, accoppi gli F1 con canarine a fattore rosso.
Sono bellissimi e accattivanti gli ibridi con il CIUFFOLOTTO, CROCIERE, CARDINALINO del VENEZUELA ed ORGANETTO, per non parlare di quello con il FANELLO che riesce a combinare elegantemente disegno e colore.
Sono stati ottenuti ibridi interessanti pure con uccelli privi dl lipocromo rosso come VERDONE  e tutta la serie dei LUCHERINI. Con la canarina si ottiene l'ibrido più comune, ma per la bellezza quelli "feo" sono insuperabili. 
La femmina Messicana, se unita ad un docile Canarino, magari satinè o pastello agata, "darà vita" a delle ibride diluite. 
I maschi satinè poichè vedono poco, non sono molto selettivi ed hanno il pregio di alimentare qualsiasi cosa richiede l'imbeccata. Le covate deposte normalmente sono 2 o 3 annue.
L'alimentazione :scagliola bianca 40%, perilla bianca 20%, lattuga bianca o cicoria 10%, girasole nano 10%, canapa 5%, panico 5%, miglio giallo e rosso 5%, chia 5%, estrusi 5%.
Bisogna dare frutta e verdura. Non deve mancare il grit, l'osso di seppia e la sabbia di mare sterilizzata.
Il pastone usare quello fatto in casa (vedi Alimentazione per il canarino). Ai piccoli intorno ai 40gg fornire del colorante nel pastone per ottenere il rosso caratteristico.
Devono avere, in presenza dei piccoli, i savoiardi sempre a disposizione, semi germinati 3 volte la settimana e perilla bianca dalla nascita dei piccoli fino allo svezzamento.
Alimentazione durante la muta: Scagliola bianca (Canadese) 70%, Perilla bianca 20%, Sesamo 5%, Erba prativa 5%. Semi germinati a giorni alterni, frutta e verdura pure a giorni alterni, pastone fatto in casa sempre a disposizione ed erbe prative un cucchiaio da tavola per ogni uccello.
L'Acqua deve essere sempre fresca e in essa occorre aggiungere sali minerali e vitamine.
Nell'acqua bisogna mettere ACETO DI MELE: 3 ml di Aceto ogni litro di bevanda.
L'acqua così trattata, acquisisce una leggera acidità che la rende benefica alla salute dei nostri uccelli.
Per la carenza di minerali, bisogna aggiungiungere anche 5 gocce di TUTTOSALI ogni litro d'acqua.
Una volta che l'acqua di bevanda é stata preparata, al momento della sua somministrazione nei beverini, possono essere aggiunti i prodotti vitaminici preferiti.

 
N.B.  Il Carpodaco Messicano ha nell'America settentrionale due suoi cugini, anche loro a fattore rosso così come tutti quanti i Carpodachi esistenti in natura, che nella loro principale estensione popolano fondamentalmente la zona asiatica centrale. Questi due ciuffolotti americano sono il bellissimo Carpodaco di Cassin ed il più colorato Carpodaco Purpureo, entrambi raramente importati. Il nostro Carpodaco messicano ha inoltre dieci sottospecie tutte distribuite nell'Asia centrale e precisamente: il centralis, griscomi, potosinus, coccineus, rhodopnus, ruberrimus, amplus, macgragori, clementis, frontalis. Si trova con grande facilità sul mercato anche perchè ormai da molto tempo è riprodotto in cattività senza grossi problemi.
 
 
                              
                                                  Ciuffolotto Messicano femmina
 
 
 
                                
                                                      Bellissimo Ciuffolotto Messicano maschio
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                           
                                                          Coppia di Ciuffolotti Messicani
 
 
 
 
 
L'anello della F.O.I. per il Carpodaco Messicano è di tipo "B"
 
 
 
 
 
 

 
 
 
L'approfondimento sul Carpodaco Messicano lo potrete trovare nell'articolo da me scritto nella rivista FEO "ORNIEUROPA" n° 7 "la FOCOSITA’ e LA RIPRODUZIONE del Carpodaco Messicano" di Antonio Papania.
 

 
E S P E R I E N Z E    D I   A L L E V A M E N T O
 
 
 
 
 
Se vuoi essere qualcuno ama, perdona e dimentica. Oggi te lo dice un' amica domani te lo dirà la vita!
 
 
 
 
 
Buon allevamento a tutti da Antonio  
 
 
 
 
 
 
 
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