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            Alimentazione delgi Uccelli.
 
 
Allora e bene mettere in chiaro che spesso i problemi di salute dei nostri uccelli derivano da un'alimentazione povera e poco equilibrata. Dalle mia esperienza non finirò mai di dire che i principali problemi sono causati da errori nutrizionali.
Molto spesso succede che i nostri uccelli ricevano unicamente come alimento una miscela di semi e l'uccello va scartando il resto della miscela, scegliendo in seme più gradito. Ed ecco che  l'alimentazione diventa scarsa e poco equilibrata. Le miscele per uccello dovrebbero contenere nel giusto rapporto oltre 40 differenti elementi. Carenza di Calcio e di Vitamina A, presenza di obesità, carenza di iodio, gotta e emocromatosi sono affezioni di fronte alle quali si trovano quotidianamente a confronto i Medici Veterinari Aviari. Le carenze alimentari meno visibili spesso non vengono individuate e si traducono irrimediabilmente in malattie a carattere cronico come le anomalie del piumaggio, la diminuzione della fertilità e abbassamento della vita media dell'animale. Un aspetto importante da tenere in condiderazione, per valutare le giuste razionidi alimento da somministrare agli uccelli è il fatto che la maggior parte degli uccelli sbucciano i semi mangiando solo il cuore del seme e scartando la buccia. Per calcolare il tenore di nutrimento realmente consumato bisogna ricorrere del cuore del seme e non dell'intero seme con la buccia. Il tenore energetico delle miscele di semi sbucciati è molto più elevato di quello delle miscele di semi non decorticati. Le miscele di semi che contengono una percentuale elevata di semi oleosi (Niger, Ravizzone, Girasale ecc...) sembrano contenere dopo essere stati decorticati fino al 55% di grassi, il che è troppo, e questo può causare obesità negli uccelli poco attivi.
In natura gli uccelli non si alimentano solo di grani, ma anche di germogli, insetti, frutta, ecc.... Per mantenersi in ottima salute. E per questo motivo che bisogna somministrare, oltre alla miscela di grani anche frutta, germogli, ecc....
Per apportare la necessarie vitamine, minerali e aminoacidi. 
  Ora dopo aver citato l'importanza dell'Alimentazione si può parlare di Alimentazione.......   
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                                  
Semi x germinare Indigeni: Niger, Lattuga bianca, Cicoria, Semi Selvatici, Miglio bianco, Girasole nano.
 
 
 
                                                             
                         Semi x germinare Pappagalli: Grano, Canapuccia, Azuchi, cartamo e Grano saraceno.
                                                                      
 
 
 
 
 
                                                                
                        Semi x germinare Canarini: Grano, Niger, Canapuccia, Azuchi, Semi selvatici.
 
 
 
I Semi Germinati:  Di solito la differenza sta solo nella miscelazione che non li rende adatti al consumeo come semi secchi, questo almeno per quanto riguarda i misti per i pappapagalli. Tutti i semi in vendita dovrebbero avere una germinabilità attorno al 90%, altrimenti significa che sono troppo vecchi o conservati male: non esiste per  esempio un panico germinabile e un panico non germinabile. La germinabilità o meno di un seme dipende soprattutto dalla freschezza. 
semi vanno sciacquati due volte al giorno per i primi 2-3 giorni, poi basta una sola volta, ad eccezione dei ceci e della soia che vanno sciacquati sempre due volte, poi sempre ricoperti nel solito modo.
Si ripete il procedimento per 3-5 giorni, a seconda dei semi scelti, finché i germogli avranno raggiunto una lunghezza di 3-4 centimetri, dopodiché si possono scoprire per esporli per qualche tempo alla luce, per far sì che si arricchiscano della preziosa clorofilla (circa 7-8 ore alla luce indiretta, meno se al sole, per evitare che si dissecchino). I tempi di germinazione possono variare al variare della temperatura, oltre che dipendere dal tipo di seme scelto. Utilizzare quantità di semi non troppo elevata, perché si ha un'ottima resa e anche per avere sempre un prodotto fresco e vitale.
La stessa operazione si può effettuare anche con un barattolo di vetro ricoperto con una garza, che va inizialmente riposto al buio, oppure con uno scolapasta sul cui fondo sia stato messo un tovagliolo e ricoperto con un altro.
Una volta ottenuti, i germogli vanno sciacquati delicatamente in un colino, eliminando eventuali bucce libere e semi non germogliati; si lasciano scolare per qualche minuto e si possono mettere in un contenitore di vetro con coperchio (non in busta di plastica!) e, se non si consumano tutti, si possono mettere in frigo dove si possono lasciare anche fino a 6-7 giorni, sciacquandoli però ogni due giorni.
Come utilizzarli
Una volta pronti, i germogli si possono mangiare tal quali, crudi o dopo breve cottura (che però tende ad alterarne la ricchezza vitaminica).
Si consumano da soli, in insalata conditi con un po' d'olio e sale, oppure uniti a verdura o frutta, anche nella preparazione di frullati e puree, o tritati e uniti a maionese fatta in casa, puré o salse di vario tipo, o ancora uniti allo yogurt, aggiunti alle minestre di verdura o agli stufati, pochi minuti prima di servirli a tavola, aggiunti al ripieno dei tortellini, all'impasto delle polpette, come condimento di pasta e riso, eccetera. Come vedete, gli utilizzi possibili sono tantissimi, e sono limitati solo dalla fantasia.
Altro metodo
Prendere la quantità di semi da far germinare e metterli in una "calza", annodarla e sciacquarla con acqua corrente abbondante. Nel frattempo preparare un secchio e versare 2 l d'acqua e aggiungere del Bicarbonato o Amuchina. Riporre la "calza" nel secchio e tenerla per 6-8 ore circa. Dopo sciacquare e mettere la "calza" in 2 l di sola acqua per altre 16 ore. Trascorse le 24 ore, noterete nei semi un piccolo germoglio ( non fateli germogliare tanto altrimenti i vostri uccelli avranno problemi intestinali); a questo punto si sciacqua la "calza" sotto il rubinetto e si fa colare per bene, per eliminare tutta l'Acqua. In seguito porre la "calza" in un panno di cotone per qualche ora. Successivamente versare il contenuto della "calza" in un contenitore sterilizzato. Al termine di ogni somministrazione si pongano gli oggetti che hanno contenuto i semi in ammollo in una soluzione con disinfettante, avvicendandoli con altri già disinfettati, e così via. Dopo tante prove fatte con i miei fringillidi sono giunto alla conclusione che non bisogna mescolare i semi germinati con pastoncini o mollica perchè rappresenta un ulteriore rischio che molti sottovalutano e che risulta evidente dalla loro interazione. I pastoncini secchi, infatti, potrebbero portare con sè una carica batterica e micotica non indifferente che dipende in grande misura dalla qualità delle partite di componenti conferite per la loro formulazione (soprattutto gli sfarinati), nonchè dal confezionamento e dalla conservazione. Da recentissime analisi di tre pastoncini prelevati dal mercato si è evidenziato il rischio del moltiplicarsi di micotossine a causa della miscelazione con i semi germinati. Queste ultime, hanno bisogno di un tasso di umidità alto che è lo stesso di quello che determina la germinazione dei semi: il fattore che favorisce la germinazione è lo stesso che favorisce lo sviluppo di muffe e di micotossine.
 
N B:  L'utilizzo dei semi germinati non aumenta il valore proteico, le vitamine, gli amminoacidi, gli enzimi posseduti dagli stessi al secco. Ma se effettivamente dobbiamo aumentare tutti questi valori, specialmente nel periodo della riproduzione, occorre associare alla dieta normale il pastoncino che io consiglio ( vedi la pagina sull'alimentazione del canarino") e i semi immaturi o lattiginosi o allo stato ceroso, coltivati o selvatici che siano, sono, senza riserve, il miglior alimento per i fringillidi di ogni età.
 
 
Vi riporto gli esiti degli esami eseguiti su dei campioni di semi per germinazione prelevati dal commercio:
 
 
                                    Umidità            Proteine            Grassi            Ceneri            Carboidrati
 
 Campione  secco              9.5                   11                    6.3                1.9                    67.6
 
 
 
Campione germinato         10.4                12.6                  5.2                1.1                    70.3    
 
 
 
Bastano questi pochi parametri ad evidenziare che il passaggio dal secco al germinato determina modeste e poco significative variazioni tali da legittimarne l'utilizzo nello stato germinato, anche se la giustificazione è solo quella di una aumentata appetibilità rispetto al rischio concreto di insorgenze di contaminazioni.
Quindi, se gli allevatori che utilizzano questi semi germinati come scelta nutrizionale volessero continuare a somministrare tale cibo, prendano coscienza dei rischi a cui si va incontro.
 
 
 
 
 
     
                                                                                              
 
 
I Semi Immaturi: Per semi immaturi si intendono quelli delle piante selvatiche e coltivate, che non si sono ancora seccati e che normalmente vengono forniti come leccornia.
 
 
 
                               
 
 
                                                
 
 
 
 
 
                                                                                                                                      
      
                                                                      
  
 
 
 
                                               
 
Il foniopaddy è un piccolissimo seme rosso-brunastro, un cereale che viene prodotto da una pianta tropicale, la digitaria exilis, detta anche digitaria acha o fonio. Tale pianta è coltivata prevalentemente in Sierra Leone, Gambia, Guinea-Bissau, Senegal, Camerun e nella Nigeria del Nord, tra i 250 e 1500 metri sul livello del mare; tollera poco i terreni particolarmente aridi, ma non richiede una particolare fertilità degli stessi. I semi sono usati nella alimentazione umana quale buon sostituto della farina di grano; inoltre entrano a far parte del porridge e del couscous, di altre farine utilizzate per fare il pane, nonché di misture di cereali per la produzione della birra.
Il potere nutritivo dei grani è rappresentato da un buon contenuto di proteine (circa il 12% e che comprendono tutti gli aminoacidi essenziali), da uno scarso apporto di lipidi (1,5%) e da una notevole ricchezza di vitamine e sali minerali (in particolare ferro e calcio).
In letteratura, sono stati pubblicati pochissimi studi sulle possibili proprietà terapeutiche dei semi di fonio, attività legate prevalentemente al loro contenuto di flavonoidi. È stato documentato, infatti, l’effetto gozzigeno del fonio, dovuto alla presenza di due flavonoidi (apigenina e luteolina) che inibiscono la secrezione degli ormoni tiroidei. I flavonoidi, o meglio i bioflavonoidi, sono un gruppo di sostanze polifenoliche contenute in piante, semi, frutti e fiori. Tali polifenoli sembrano possedere attività antibatterica, anti­infiammatoria, antivirale, antineoplastica cd anti-trombotica; molte delle loro azioni sono dovuto alloro elevato potere anti-ossidante. La caratteristica peculiare del FONIOPADDY è di curare e prevenire la COCCIDIOSI; inoltre migliora la resa riproduttiva dei volatili. Evita che gli uccelli abbiano diarrea. Per quanto riguarda l'utilizzo va dato almeno 3 volte a settimana in una mangiatoia a parte. Appena ci accorgiamo che l'uccello avverte per esempio (sonnolenza, arruffamento, ecc...) ma anche durante la stagione riproduttiva non esitiamo a raddoppiare il seme anche per dare un seme più puro. Se gli uccelli rifiutano FONIOPADDY consiglio di miscelarlo con i comuni semi in parte maggiorata. N.B. Però e ovvio che questo seme non ci autorizza a essere meno vigilanti, dobbiamo tenere l'igiene perfetto nel nostro allevamento dando tutte le cure necessarie ai nostri cari amici.
 
 
                                                                
 
 
 
 
Se ci dovrebbero essere gravi problemi di COCCIDIOSI consiglio: Vetkelfizina da acquistare in farmacia, o Esb3.
 
 
 
                                              
 
INDICAZIONI: Trattamento delle affezioni sulfamido-sensibili, in particolare per affezioni dell'apparato respiratorio, dell'apparato urogenitale, metriti, infiammazioni da batteri di irruzione secondaria, ottimo per la terapia della coccidiosi.
 
N.B: per gli uccelli mettere 2 ml x litro d'acqua, dallo svezzamento per tutto il periodo di muta.
 
Sempre per la prevenzione della Coccidiosi, si può dare anche 2g di Esb3 per litro d'acqua, mentre nel Pastone secco 10 g x Kg, dallo svezzamento per tutto il periodo di muta.
 
 
 
                           MA COSE' L' IVOMEC..!!!
L'ivermectina (principio attivo dell'Ivomec) e' una molecola antiparassitaria polivalente attiva su numerosi parassiti che possono affliggere i nostri piccoli. Oltre che dall'acaro rosso (ematofago), gli uccelli da gabbia possono essere infestati dagli acari dell'apparato respiratorio (Sternostoma tracheacolum), da quelli cutanei responsabili della rogna (genere Knemidokoptes) e da vari acari plumicoli. Tutti questi parassiti (molto resistenti in ambiente esterno) sono sensibili all'ivermectina per cui il trattamento a base di ivomec (ottenibile con prescrizione veterinaria) e' risolutivo. La lozione formenti non agisce alla base del problema e' solo "per le lesioni" provocate dagli acari ed è anche un buon lenitivo...idem per la glicerina e l'olio di paraffina puro..!Se la patologia è allo stato iniziale puo' essere sufficiente utilizzare localmente i prodotti sovraindicati in quanto essendo sostanze oleose non lasciano passare l'aria " soffocando " così gli acari....ma se la patologia è troppo avanzata alla volte direi proprio che non basta..! L'ivomec è, al momento, il farmaco che risponde meglio nel trattamento della rogna negli uccelli. Per far si che la dose sia adeguata per uccelli di piccola taglia occorre diluire il prodotto, in rapporto 1:9 , con glicole propilenico (reperibile in farmacia). Questa sostanza e' il normale diluente del prodotto e per questo va preferita; in alternativa, per applicazioni cutanee, puo' essere impiegata la glicerina liquida nel medesimo rapporto di diluizione.
Esempio: 1 ml di Ivomec e 9 ml di glicole propilenico. L'ivomec diluito può essere somministrato per via orale (una goccia per pappagallino) o per via percutanea (ponendo una goccia sulla cute). La seconda viene solitamente preferita in quanto il fegato non viene sottoposto a stress. Il trattamento puo' essere ripetuto dopo 7-10 giorni ..in questo modo evitiamo anche di sfinire le coco con continue applicazioni di glicerina...
Il tutto và accompagnato con la somministrazione di un multivitaminico. Per le infestazioni da acari e' preferibile ad altri antiparassitari perche' notevolmente piu' efficace. Durante la cura la gabbia e gli accessori dovranno essere tenuti sempre ben puliti e sterilizzati con dell'amuchina.
 
                                                                                                                                                                                                               
 
 
 
 
 
                                La frittatina
 
 
Ingredienti: 4 uova (comprate al supermercato perchè controllate)
                    1 cucchiaio di miele biologico
                    1 cucchiaio di latte
                    7 cucchiai di pastoncino con i lipidi al 3% 
                    1 cucchiaio di sali minerali PILCAMIX della Pagnini
Prendete una pirofila e mettete le 4 uova, un cucchiaio di miele e un cucchiaio di latte. Sbattete il tutto e mettetelo nel forno a 180° per circa 10 minuti. Uscite la pirofila e con una forchetta riducete la frittata a piccoli pezzetti alla quale andrete ad aggiungere un cucchiaio di sali minerali e il pastoncino nelle quantità sopra riportate.
Mescolate il tutto, lo fate raffreddare e lo somministrate negli appositi porta pastoncini dei vostri "amici pennuti".  
 
N.B: Questi ingredienti vanno bene per 18 coppie pertanto il numero delle uova e la quantità degli ingredienti dipende dal numero degli uccelli che possedete; quindi l'aumento o la diminuzione è proporziato al numero dei volatili.    
 
 
 
 
 
                                                          Ma cosè la Chia?
                                                            
                                               
 
 
La chia (Salvia hispanica L.) è un piccolo seme ovale marrone chiaro (lungo 2 mm), le sue caratteristiche di miglioramento della forma fisica sono state scoperte secoli fa dagli aztechi e dai nativi americani. Gli attuali studi scientifici confermano che la chia comprende molte interessanti sostanze nutritive. Di conseguenza questo magico seme è stato attualmente "riscoperto" nel mondo della nutrizione e si sta diffondendo molto rapidamente sia nella dieta umana che nell'alimentazione animale.
La chia contiene per almeno il 23 % acidi grassi polinsaturi ed è il seme con il maggiore contenuto dell'acido grasso omega 3 nel mondo vegetale. Inoltre l'olio di chia è ricco di antiossidanti naturali. Di conseguenza gli acidi omega 3 sono molto più stabili che in altri fonti.
La chia fa parte dei semi che stimolano la formazione di mucosa ed è ricca di mucopolisaccaridi. Queste sostanze mucose hanno una spiccata capacità di legarsi con l'acqua, di conseguenza possono rapidamente migliorare la consistenza degli escrementi e regolare i disordini digestivi. Sull'intestino formano una specie di strato di mucosa, riducendo le conseguenze causate dai batteri dannosi. Contrariamente ad altri semi che stimolano la formazione mucosa, come il lino, la chia non contiene alcun fattore antinutritivo che ostacoli la funzione della vitamina B6. Inoltre ha un sapore decisamente più gradevole e viene consumata dagli uccelli con maggiore facilità.
La chia è una buona fonte di proteine di alta qualità con un eccellente serie di amminoacidi ed è ricca di minerali (incluso lo 0,65 %
di calcio).
 
                                            ERBE E SEMI PRATIVI...........
 
Uno dei piccoli grandi accorgimenti che aiutano ad allevare uccelli  granivori e in particolare Fringillidi in genere e Spinus in particolare, é la somministrazione quotidiana di semi prativi, immaturi, sia conservati dopo una accurata essiccazione.
Per chi abita in campagna la cosa è  abbastanza facile perché basterà vagare un po’  per i campi e approvvigionarsi del fabbisogno, coloro che diversamente vivono in città  dovranno gioco forza avere dei recapiti in campagna. 
I semi prativi di maggior utilizzo durante la stagione delle cove sono il Centocchio Bianco e il Dente di Leone.
Il primo è  una pianta che si trova abbondantemente per tutto il tempo dell’anno é un po’ meno presente nei mesi più caldi, la seconda e abbondante in primavera e poi via, via con l’arrivo del caldo scompare, per riapparire in maniera sia pure meno intensiva in autunno. Questa pianta pero si puòraccogliere per tutto il mese di giugno in montagna permettendo così  di mettere da parte una buona scorta dei preziosi  semini. Gli uccelli sono pure ghiottissimi delle foglie di entrambe queste piante che rappresentano per essi delle ottime verdure. Nei mesi estivi sono molto interessanti i semini di Cicoria selvatica, che si trovano un po’ ovunque anche in collina. Di questi semi sono molto avidi i Cardinalini del Venezuela, ma pure tutti gli altri piccoli Spinus. Il bravo allevatore dedica dunque molto tempo a cercare queste vere e proprie leccornie vitaminiche per i propri uccelli, e saggiamente quando la stagione è propizia, pensa anche a conservarne le eccedenze essiccandone i semi, i quali, nei mesi  invernali, risultano essere altrettanto graditi. L’essicazione dei semi sembrerebbe essere una pratica facile, ma non lo è. Bisogna avere infatti delle piccole attenzioni, come quella di non esporre i capolini contenenti i semini nelle ore più calde del giorno evitando così che vengano essiccati troppo, diventando "tostati” perdendo quasi tutte le  loro proprietà nutritive. Meglio se essiccati dunque lontano dai raggi solari e che il sole venga  “filtrato” attraverso una rete ombreggiante.  Attenzione poi che il seme sia veramente essiccato perché appartare dei semi che contengono ancora umidità significherebbe create delle pericolose muffe che risulterebbero fatali per gli uccelli.  Un buon modo per capire quando l’essiccazione dei semi e al punto giusto è quella dell’  “assaggio”: basterà mettere tra i denti alcuni  semini, masticarli e semire il tipico sapore del seme stesso. Più tardi nella stagione, verso ottobre e  novembre si possono trovare lungo le rive nel greto dei fiumi e dei corsi d’acqua la Bella di Notte un seme del quale 
soprattutto Cardellini e Lucherini sono molto ghiotti. Particolare curioso, questo seme comperato nei negozi viene trascurato  e rifiutato, ma raccolto ed essiccato "in proprio” o fornito direttamente ancora nella pianta, viene fatto avidamente oggetto di molta attenzione:  infatti, gli uccelli becchettando sulla corolla che contiene i semi si divertono a farli uscire per poi cibarsene.Ci sono poi  tantissime altre piante: delle quali gli uccelli si nutrono e che fioriscono nel corso dell’anno:
la Piantaggine, la Borsa di pastore, la Camelina sativa, tutti i tipi di Cardo, la Poa trivialis, la Gramigna tanto per citare le più interessanti, ma  il periodo più importante rimane la primavera e la nascita dei pullus per i quali almeno Centocchio e Dente di leone saranno indispensabili. 
                         L'USO DELLE LARVE NELL'ALLEVAMENTO.......
Nell'allevamento degli Uccelli (Indigeni Europei, Fringillidi) molti allevatori di Canarini si sono dedicati a "nuove esperienze" di allevamento, ritenendoli più interessanti dei comuni Canarini. 
Diciamo subito che il cambio di allevamento pone delle domande come per esempio il tipo di "alimentazione" da dare, che è diversa da quella dei Canarini (Misto di Semi, Pastone, ecc...). Quindi bisogna approfondire le PROTEINE ANIMALI. Nell'alimentazione dei Fringillidi Europei, le Proteine Animali sono importanti particolarmente per delle specie come per esempio Ciuffolotti, Fringuelli, Peppole, Frosoni, Ecc.... Ed in misura minore come per esempio Cardellini, Lucherini, Organetti, Fanelli, Verzellini, Venturoni, Verdoni, Ecc.....
Gli alimenti di proteine che solitamente vengono utilizzati negli allevamenti sono di origine diversa.
Molti di essi vengono utilizzati con il Pastone per integrarne e elevarne il livello proteico, oppure forniti in polvere, come per esempio Uova di Galline, Uova di Formica, Insetti e Larve di Insetti, Ecc....
Nell'allevamentodegli Uccelli, le Proteine Animali più appropriate sono quelle che gli Uccelli usano in natura, cioè gli Insetti e le loro Larve. Per l'allevamento in cattività sono disponibili Larve ed Insetti di tutti i tipi. bisogna dire che gli Insetti sono una grandissima fonte di Proteine, Vitamine e Minerali, oltre che di altre sostanze nutritive come per esempio il Ferro, Rame, Zinco, Ecc..... Ma le Larve, hanno un contenuto maggiore di grassi e quindi a mio avviso sono indicate nell'allevamento dei piccoli. L'uso di Larve allo stato vivo è rischioso, perchè possono essere "contaminate" da vari Batteri e Germi patogeni che possono fare rischiare la salutedegli adulti e la vita dei piccoli. Quindi consiglio di fornire tali Larve bollite e congelate. 
N.B: Cme abituare gli i Fringillidi a mangiare il Pastone? Intanto come già citato più volte il Pastone deve essere "ottimo", sia come incredienti che frescezza e appetibilità. Dopo il ternime della "muta" e fino al mese di Febbraio circa periodo di RIPOSO gli adulti devono essere alimentati con il Pastone e la miscela di Semi. Dal mese di Ottobbre a quello di Febbraio è necessario "obligare" i nostri "amici" a nutrirsi del Pastone. Ridurre gradualmente, ogni giorno, per 8 gg la qualntità di Semi, ovviamente lasciando sempre a disposizione il Pastone fresco, asciutto o morbido solo la quantità che impedisce lo sviluppo di muffe, fino a quando si abituano a mangiare il Pastone. Se ancora non lo mangiano allora bisogna levare del tutto i semi. Se il nostro "amico" ancora non mangia il Pastone, bisogna ridare pochi quantitativi di Semi di miscela, solo al mattino, così lo costringiamo a mangiare il Pastone durante il resto della giornata. Bisogna togliere e rimettere i Semi periodicamente, fino a a quando il nostro "amico" non mangia per bene il Pastone. Se il nostro amico dopo numerosi tentativi non accatta il Pastone allora bisogna arrendersi e ricorrere all'utilizzo degli Insetti.       
                                                           
 
                                                     LA SPIRULINA...............
 
La Spirulina e’ una microalga monocellulare dal colore verde azzurro che vive nel nostro pianeta da più di 3 miliardi e mezzo di anni, oggi è utilizzata sia nell’alimentazione sia in quella animale con funzioni di integrazione ed antiossidante.
Prende il nome dalla forma a spirale della sua molecola.
Si tratta di un alimento tra i più completi e bilanciati esistenti in natura, già definita dall’ONU come miglior fonte alternativa alimentare del futuro. E’ anche utilizzata nelle diete degli astronauti.
In particolare gli Aztechi ed i Maya dell’antico Messico conoscevano già molti secoli fa il grande valore e l’effetto curativo dell’alga Spirulina. Era considerata il “cibo degli dei” poiché forniva energia rapidamente e aumentava le capacità di resistenza fisica e psichica.
Le dominazioni straniere misero fine all’evoluta cultura Azteca e Maya e così anche la Spirulina fu per alcuni secoli dimenticata. Solo quaranta anni fa, grazie a numerosi botanici e ricercatori europei ed americani, la Spirulina è stata riscoperta e da allora viene coltivata in speciali fattorie acquatiche nelle regioni subtropicali che si trovano in California, nelle Hawaii, in Ecuador, Messico, Thailandia, Taiwan, India e Cina.
La Spirulina unisce all’altissimo contenuto proteico (65%), un’eccezionale concentrazione di Vitamine (complesse B, D, E, K), Minerali (Calcio, Magnesio, Ferro, Potassio, Zinco, Rame, Manganese, Cromo, Selenio), 8 Aminoacidi essenziali e Betacarotene.
Una delle qualità principali è l’altissima assimilazione del prodotto da parte del nostro organismo (75% contro una media del 15% degli integratori di sintesi).
Alcune delle sue funzioni sono: rinforzare il sistema immunitario, aiuta a combattere combatte l’anemia e le malattie degenerative croniche, depura e disintossica l’organismo combattendo l’azione dei pericolosi radicali liberi, supporta il lavoro degli emuntori epatico e renale, ideale per integrare diete vegetariane degli uccelli granivori.
Non si conoscono le possibili azioni dei suoi molti coloranti naturali sul lipocromo, quindi se ne sconsiglia l’utilizzo in fase di muta e colorazione dei canarini lipocromici. L’esperienza insegna che è invece migliorativo sul piumaggio l’utilizzo nei canarini melaninici e nei fringillidi indigeni come il Cardellino.
Si può utilizzare in tutti gli uccelli in tutto il periodo dell’anno, non esagerare nelle specie sensibili ad emosiderosi (lamattia da accumulo di ferro come Vedove del Paradiso, Tucani, Maine e Lori) per l’alta concentrazione di Ferro.
Può essere utilizzata insieme ad altre fonti di proteine di origine animale per aumentare il tasso proteico dei comuni pastoni per l’imbecco in fase riproduttiva.
 
 
                          L'OLIO DI FEGATO  DI MERLUZZO........
 
Per mantenere  in ottima salute i nostri amici  hanno bisogno di Proteine, Grassi, Carboidrati, Vitamine e Sali Minerali. Ma nei diversi periodi dell'anno queste sostanze sono richeeste in proporzioni differenti.
Infatti durante la Muta o Riposo gli uccelli non sono molto attivi, quindi bisogna mantenerli sani e forti.
In questo periodo la dieta che consiglio è Scagliola e Miglio rosso per fornire proteine, dove si addiziona un pò di Olio di fegeto di Merluzzo che fornisce Grassi e Vitamine A / D. L'Olio può essere mischiato a mano nei Semi nella proporzione di un chucchiaio colmo x un secchio di 7,5 litri di Semi. Dato che l'autunno è una stagione media in cui si solito non ci sono alte temperature, non c'è possibilità che l'oliodiventi brutto.    
L'Olio di fegato di Merluzzo se si vuole si può somministrare pure nell'aque da bere in queste dosi 10 ml di Olio in un litro d'acqua, ma l'acqua deve essere rinnovata ogni giorno. (Se vi resta acqua deve essere conservata nel Frigorifero per poterla somministrare l'indomani non fredda).
 
Come Olio di fegato di merluzzo puoi usare tranquillamente quello in polvere io lo uso per i miei amici alati 20g per kg di pastoncino.
Il fegato del merluzzo viene lavorato appena pescato per estrarne un'olio greggio assai pesante che viene poi raffinato per filtrazione e raffreddamento per eliminare impurezze e lo strutto di pesce (olio di merluzzo) privo di Vitamine.
Un buon Olio di fegato di Merluzzo deve contenere le Vitamine A e D3 nella loro forma naturale e nelle giuste proporzioni ed una preponderanza di oli insaturi, polinsaturi e tra questi gli Omega 3 che sono suoi tipici.
Deve inoltre contenere Iodio, sale e proteine.
VITAMINA "A" e VITAMINA "D"
Sono le forme naturali delle vitamine, diverse e assai più efficaci delle forme artificiali che vengono usate nelle miscele sintetiche. Non sono stabili se estratte dal loro olio, ma in questo sono digeribilissime ed utilizzate al massimo dall'organismo.La loro percentuale è quella bilanciata richiesta per un utilizzo naturale ed ottimale senza problemi di alcun genere.
 
VITAMINA" A"
Promuove l'accrescimento corporeo e muscolare, la salute e l'aspetto sano di pelle, peli e zoccoli.
Difende l'integrità delle mucose ed assicura maggior resistenza alle infezioni batteriche e virali.
I sintomi più comuni di carenza di "A" sono: rachitismo, malattie respiratorie, problemi alle articolazioni e malattie reumatiche, occhi lacrimosi, minore vista notturna, debolezza generale, minore resistenza alle infezioni, appetito variabile e problemi alle unghie con sfaldamenti, indebolimento, rottura e conseguente possibili infezioni ai piedi.
VITAMINA "D"
Consente al corpo di utilizzare Calcio e Fosforo per formare le ossa.
I sintomi pù comuni di carenza di "D3" sono:
debolezza delle ossa, ossa fragili, malattie delle ossa e rotture spontanee specie in animali cresciuti rapidamente.
 
 
 
 
 
                                                                      LA SCAROLA........
 
 
                               
                                                                      (La Scarola)
 
 
 
Un ottimo alimento è la Scarola Fresca al Pan di Spagna ma senza lievito.
 
E' molto indicato soprattutto per il periodo delle cove, ma anche per gli adulti. La Scarola si può dare tranquillamente, ma senza esagerare. Il Pan di Spagna deve essere senza lievito, come citato, quindi gli ingredienti devono essere: 
 
Uova, Farina, Miele, un po di succo di Limone e Scarola. La cottura a 180° per circa 20 minuti. E' chiaro che le dosi vanno stabilite in base al quantitativo di uccelli che abbiamo. Se si vuole si può frullare tutto aggiungendo un uovo sodo e tenendolo in frigo in un contenitore per evitate che faccia la muffa, poi servite e servite.
 
Si può dare anche insieme al Pastone.
Ma cosè la Scarola?: Etimologicamente la parola scarola proviene dal tardo-latino “escarius” che significa commestibile, il nome botanico della verdura in questione è “cichorium endivia”.
Il suo sapore rimane leggermente amaro. Quando viene acquistata le foglie devono essere fresche e turgide, fate attenzione anche ai margini delle foglie che devono essere integri, privi di parti molli o annerite.
Controllate che il cespo non sia umido, in caso contrario vuol dire che la scarola non è fresca.
Va consumata fresca, al più tardi entro 2 giorni dall'acquisto dopo averla messa in frigo, se si ritarda il consumo perde gran parte delle vitamine che la caratterizzano. Molto indicata per le diete dimagranti, grazie alle sue proprietà depurative e per lo scarzo contenuto di calorie. Essendo ricca di potassio è ottima anche in caso di ipertensione.
Deve essere consumata soprattutto cruda, in insalata, dopo averla accuratamente lavata, sgocciolata e asciugata. 
 
Dal punto di vista nutrizionale bisogna evidenziare il buon contenuto di Vitamina A.
 
 
 
N.B: Ogni tanto capita che i pulli di circa una settimana li troviamo morti come se fossero stati schiacciati.......
 
Avendo tutto il gozzo pieno...
 
Ma comunque può anche essere che non sia stato causato dall'alimentazione...
 
Ne tanto meno dalla mancata fornitura di Scarola. A questo punto la causa più probabile è la proventricolite....  
O altro.... Quindi bisogna andare dal Veterinario Aviario.
 
 
 
                                                                                   
 
                        VI  RIPORTO VARI TIPI DI SEMI PER I VOLATILI CON TUTTE LE PROPRIETA': 

 
                                                                   I Cereali............

 
 
 
 
Semi di MAIS:  
Semi di MAIS lavorati (Zea mais)
MAIS - GRANTURCO (Zea mais)
Cereale della famiglia delle Graminaceae.
E' di gran lunga il cereale più utilizato dell'industria mangimistica e nell'allevamento industriale oltre che per l'ampia disponibilità anchè perchè e considerato a giudizio universale da pratici e tecnici un prezioso (anche se economico)ed insostituibile base energetica di tante formulazioni.
Ne esistono di moltissime varietà suddivise in base:
  • a caratteistiche agrarie (maggenghi, agostani, cinquantini, quarantini);
  • destinazione d'uso (da farina, da insilato, da taglio fresco o mais zuccherino)
  • a caratteristiche genetiche (colture in purezza di varietà tradizionali, ibridi commerciali);
  • dimesioni della granella (grossa, media, piccola, minuta);
  • Colorazione della cariosside (Giallo, rosso, bianco);
  • Consistenza della cariosside/endosperma (Vitreo o corneo, semi vitro, farinoso);
  • Uso della granella (da polenta, da farina, da pop-corn);
  • patrimonio genetico (OGM, OGM free).
Caratteristiche nutritive
I valori analitici delle molte varietà non si discostano molto le une dalle altre. La più importante differenza è quella legata alla colorazione: le varietà più intensamente colorate (gialle) sono decisamente dotate di un maggior contenuto di carotenoidi (precursori della Vit. A), mentre le xantofille responsabili della colorazione rossa non hanno attività vitaminica.I mais bianchi non hanno alcun valore vitaminico A.
I mais colorati (carotenoidi e xantofille)hanno la capacità di influire positivamente sulla colorazione del tuorlo d'uovo, pelle e piume di volatili. Il mais da un punto di vista nutrizionale, come del resto gli altri cereali, è un gran apportatore di energia sottoforma di amidi molto digeribili , ma è caratterizzato dal tenore proteico ancora più basso rispetto ad orzo, frumento avena e con un più modesto valore biologico delle frazioni aminoacidiche. Inoltre è più carente di oligoelementi, calcio, fosforo e vitamine. Da ciò l'importanza di associarlo nelle razioni ad altri prodotti compensatori.
Il seme di mais viene impiegato:
  • come granella intera (vedi foto 1-4) negli adulti di specie volatili più grandi.
  • macinato in farina (vedi foto A) come base di mangimi composti ed integrati.
  • frantumato (vedi foto B)più o meno finemente per ridurne il calibro.
  • estruso (vedi foto c)e macinato come base di mangimi composti ed integrati. Il processo di estrusione aumenta ulterormente la digeribilità delle componenti energetiche.
  • Degerminato e Fioccato (vedi foto c) macinato come base di mangimi composti ed integrati. Il processo di fioccatura aumenta la digeribilità delle componenti energetiche (destrinizzazione dell'amido) e fa aumentare la disponibilità di circa 15-20%.
Analisi chimica sul S.S.
proteina greggia 9-11%; grassi greggi 4-5%; fibra greggia 2-3%; ceneri gregge 1,3-1,8%.

 
 
Semi di FRUMENTO: 
Semi di FRUMENTO (Triticum vulgare, Triticum aestivum) FRUMENTO (Triticum vulgare, Triticum aestivum)
E' il cereale della famiglia delle Graminaceae più importante e coltivato nel nostro paese.
La quasi totalità della produzione viene usata per la lavorazione della farina da panificazione e paste alimentari.
I sottoprodotti della lavorazione sono estremamente validi, da un punto di vista alimentare (cruscami ed il germe di frumento). Ne esistono di moltissime varietà caratterizati da:
  • epoca di semina (primaverile, autunno-vernina)
  • consistenza della cariosside ( grani duri, grani teneri)
  • calibro dell cariosside
    I semi interi possono essere impiegati in ornitologia sia crudi che cotti che germinati.
Caratteristiche nutritive Il frumento da un punto di vista nutrizionale, può sostituire ogni altro cereale all'interno del razionamento in quanto è un buon apportatore di energia sottoforma di idrati di carbonio (amidi, pentosani, destrine, glucosio, fruttosio)e fibre molto digeribili. E' caratterizzato dal tenore proteico più alto rispetto al mais, ma comunque con basso valore biologico delle frazioni aminoacidiche. 
Inoltre è più carente di oligoelementi, calcio, e vitamine (B2, A, D). E' scarso di carotenoidi. 
Da ciò l'importanza di associarlo nelle razioni ad altri prodotti compensatori.
Nella parte corticale del seme, da cui si ricavano i cruscami, e nel germe si concentrano le proteine, i grassi , le poche vitamine presenti (Vit E 450 mg/kg di germe) e la cellulosa (12% della corteccia, 2,5% germe), mentre l'endosperma contiene mediamente l' 80% di amido.
Il frumento viene usato come granella intera (gode di altissima appetibilita soprattutto per le specie volatili), macinato in farina per i mangimi composti.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 10-14%; grassi greggi 1,7-2,2%; fibra greggia 1,8 (grano pieno) 2.6 (grano striminzito)%; ceneri gregge 1,7-2,5%.
 
 

CRUSCA di FRUMENTO: 
CRUSCA di FRUMENTO I cruscami rappresentano la parte corticale del seme (12-18%)e sono un sottoprodotto della lavorazione della farina di frumento. Sono uno del mangimi semplici più utilizzati in alimentazione zootecnica oltre al basso costo anche per la loro apetibilità, il loro valore nutritivo e biologico e per la loro azione benefica sulla funzione digerente. Nella parte corticale del seme , da cui si ricavano i cruscami, si concentrano più proteine, grassi , vitamine e cellulosa rispetto la parte interna (endosperma) della cariosside del frumento.
Caratteristiche nutritive I cruscami hanno un apporto energetico più contenuto rispetto le farine di cereali. Contengono una discreta quantità di vitamine del gruppo B (B1, B2, ac.Pantotenico, B12) e vitamina E. Hanno un alto contenuto di fosforo organico (fitinico), ma un scarso contenuto in calcio ciò predispone le diete contenenti cruscami ad una valenza acidogena.
La proteina è di alta digeribilità e di discreto valore biologico ( nel regno vegetale superata solo dalla soia e dal lino).
La fibra, costituita prevalentemente da pentosani e cellulosio, è di alta digeribilità ed è responsabile dell'influenza positiva sulle funzioni digestive:
  • favorisce la peristalsi (azione antistipsica) 
    Gli avicultori pratici lo chiamano "effetto rinfrescante". Un azione dietetica delle razioni contenenti 10- 15% di crusca.
    Altri effetti positivi sono:
  • prevenzione del cannibalismo
  • azione favorevole sullo sviluppo e fortezza del piumaggio
  • miglioramento delle condizioni generali degli animali.
  • favorire lo sviluppo di flora batterica positiva
  • acidificazione del contenuto intestinale
    Naturalmente un razionamento contenente cruscami deve essere compensato per quanto riguarda le deficenze legate al contenuto apporto energetico e la carenza di calcio (predispozizione al rachitismo).
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 13-14%; grassi greggi 4,2%; fibra greggia 10-13,5%; ceneri gregge 6,2-6,5%.
 
 
 
                                                        GLUTINE di FRUMENTO:
 
Il glutine di frumento si ottiene industrialmente come prodotto accessorio della fabbricazione dell'amido di frumento; in media si calcola che 100 parti di farina diano 10 parti di glutine secco.
E' principalmente una una sorgente proteica anche interessanti sono pure gli apporti vitaminici e minerali. Il glutine è formato principalmente dall'aggregazione di due proteine, denominate gliadina e glutenina.
Dalla composizione aminoacidica del glutine di frumento si evince che, benché tutti gli aminoacidi indispensabili siano presenti, questi non sono in rapporto equilibrato fra di loro. Ciò vale soprattutto per la lisina per la quale si rende necessaria una opportuna integrazione; interessante invece il contenuto in acido glutammico con positivi riflessi sulla appetibilità delle diete, in metionina e cistina nonché in aminoacidi ramificati.
Il glutine di frumento è insolubile in acqua, ma in contatto con questa si rammollisce e si rigonfia.
Aspetto è di una polvere fine dal colore crema e dal sapore e odore tipici.
Proteine grezze (Nx6,25) 79,0%; Grassi greggi max 2,0%; Ceneri gregge max 1,0%; Calcio 0,07%: Fosforo 0,12%; Sodio 0,02%; Potassio 0,11%.
Aminogramma (valori medi sul tal quale):
Lisina 1,43%; Metionina 1,43%; Metionina + Cistina 3,29%; Treonina 2,28%; Triptofano 0,76%.
 
 
Semi di ORZO:  
Semi di ORZO ed ORZO LAMINATO (Hordeum vulgare) Orzo (Hordeum vulgare)
Cereale della famiglia delle Graminaceae.
Ne esistono di moltissime varietà caratterizati da:
  • zona colturali ( dall'equatore all'estremo nord)
  • velocità di sviluppo e maturazione (orzi autunnali con semina primaverile, orzi primaverili con semina autunno-vernina)
  • resistenza al caldo e freddo ( anche -15C°)
  • disposizione dei grani sulla spiga (orzi distici con due file, orzi polistici a quattro o sei file;
  • facilità di distacco delle glumelle dalla cariosside (orzi nudi, orzi vestiti)
  • calibro dell cariosside 

    In foto semi di orzo vertiti ed orzo laminato a caldo.
Caratteristiche nutritive Molto utilizzato come mangime oltre per l'ampia disponibilità (paesi nordici) anche per valore dietetico infatti gli viene attribuito, a buon diritto, un effetto rinfrescante e tonificante.
L'orzo da un punto di vista nutrizionale, come del resto gli altri cereali, è un buon apportatore di energia sottoforma di amidi molto digeribili, ma è caratterizzato dal tenore proteico relativamente basso e con basso valore biologico delle frazioni aminoacidiche. 
Inoltre è più carente di oligoelementi, calcio, e vitamine (B2, A, D). E' privo di carotenidi e xantofille. 
Da ciò l'importanza di associarlo nelle razioni ad altri prodotti compensatori.
Vieno usato come granella intera, macinato in farina, fioccato o laminato.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 9-10%; grassi greggi 1,8-2,5%; fibra greggia 2,5 (orzi nudi di buona calibratura) 8 (orzi vestiti di bassa calibratura)%; ceneri gregge 2,5%.
 
 
 
 
Semi di AVENA decorticati:   
Semi di AVENA decorticati (Avena sativa L., Avena orientalis S.) AVENA (Avena sativa L., Avena orientalis S.)
Cereale della famiglia delle Graminaceae.
Il seme, spogliato delle glumelle, si dice "decorticato".
Caratteristiche nutritive Contiene una percentuale di proteina greggia più alta con una composizione in aminoacidi essenziali più in equilibrio rispetto gli altri cereali.
Interessanti pure gli apporti di Tiamina, Ac. Pantotenico e Nicotinamide.
La frazione inorganica risulta ricca di oligoelementi, fosforo (fitinico) e potassio, ma carente di calcio.
La componente fibrosa è molto digeribile e con proprietà antistipsiche e rinfrescanti.

Per ragioni dietetiche e nutrizionali viene riconosciuta all'avena una netta superiorità alimentare rispetto gli altri cereali, superiorità non suffragata dalla mera analisi quantitativa dei componenti, ma dall'esperienza pratica e da prove scientifiche .
Il seme e di sapore gradevole ed è molto appetito dagli uccelli.
La forma e la consistenza lo rendono ottimo per l'imbecco dei nidiacei in svezzamento.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 12%; grassi greggi 5,5%; fibra greggia 2,2%; ceneri gregge 2%; estrattivi inazotati 72%.
 
 
Semi di MIGLIO: 
Semi di MIGLIO (Panicum miliaceum L.) Miglio (Panicum miliaceum L.) Cereale della famiglia delle Graminaceae.
La cariosside è ricoperta da una buccia dura e lucente che può essere di vari colori a seconda delle varietà (bianca, giallastra, rossastra , bruna).
Misura 1-2 mm di diametro. 
1000 semi pesano circa 5 gr. 
Caratteristiche nutritive Le percentuali analitiche lo rendono molto simile ai cereali in genere, anche da un punto di vista dietetico e nutrizionale. 
Contiene un discreto contenuto di grassi con una frazione insatura che rappresenta il 50%, in particolare ac. linoico e linoleico.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 10,5%; grassi greggi 3,8%; fibra greggia 8%; ceneri gregge 3,6% (0,05% Ca; 0,3% P; 0,43% K); estrattivi inazzotati 61,1%.
 
 
 
 
                                                            Semi di SCAGLIOLA: 
Semi di SCAGLIOLA (Phalaris canariensis L.)
Scagliola (Phalaris canariensis L.)
Graminacea proveniente dalle isole Canarie.
Cereale d'elezione per l'alimentazione degli uccelli granivori. Componente principale della maggior parte delle miscele per uccelli ( 60 - 85%).
Caratteristiche nutritive
Le percentuali analitiche la rendono molto simile ai cereali in genere, anche da un punto di vista dietetico e nutrizionale. 
Analisi chimica sul S.S.
proteina greggia 13,6%; grassi greggi 5,2%; fibra greggia 7,4%; ceneri gregge 6,5%; estrativi inazotati 55,7%.
 
 
 
 
Semi di SORGO: 
Semi di SORGO (Sorghum vulgare Pers.) Sorgo comune o gentile(Sorghum vulgare Pers.)
Cereale della famiglia delle Graminaceae.
Può sostituire parzialmente altri cereali pur essendo meno apprezzato per la durezza del tegumento e minore appetibilità.
Caratteristiche nutritive Analiticamente assomiglia molto al mais e come questo è carente di oligoelementi, calcio e vitamine liposolubili; relativamente basso il tenore proteico e con un modesto valore biologico. Assente la Vitamina D e pochissimo presenti i carotenoidi.
Contiene una certa quantità di tannino (più o meno alto a seconda scurezza delle cariossidi) responsabile del sapore amaro. In ornitologia, l'uso in granella intera non presenta particolari problematiche anzi garantirebbe una maggiore efficenza digestiva ed un effetto astringente.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 9-13%; grassi greggi 3-4,5%; fibra greggia 1,5-3,5%; ceneri gregge 1,5%; estrattivi inazotati 70-65%.
 
 
 
Semi di PANICO:  
Semi di PANICO (Panicum italicum L.)

Spighe di panico
PANICO (Panicum italicum L.) Cereale della famiglia delle Graminaceae.
La cariosside è molto piccola ricoperta da una buccia dura e lucente.
1000 semi pesano circa 2,5 gr. 
Viene utilizzato come mangime pregiato per molte specie di uccelli.
Caratteristiche nutritive Le percentuali analitiche lo rendono molto simile ai cereali in genere, anche da un punto di vista dietetico e nutrizionale.
Il valore nutritivo del panico è abbastanza elevato: ricco di carboidrati e di minerali e povero di grassi, ma una frazione insatura che rappresenta il 50%, in particolare ac. linoico e linoleico. 
Molto apprezzato da tutti gli uccelli come becchime per la piccolezza della cariosside.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 10%; grassi greggi 4,1%; fibra greggia 11,6%; ceneri gregge 3,3% (0,05% Ca; 0,3% P; 0,43% K); estrattivi inazzotati 58,6%.
Indicato per Tutti gli uccelli granivori ed onnivori in miscela con altri semi. 
Interessante l'uso del panico in spighe come antistress da gabbia. Gli uccelli trovano piacevole il passatempo di strappare con il proprio becco i chicchi direttamente dalla spiga.
 
 
 
Semi di RISO: 
Semi di RISO grana verde e riso soffiato (Oryza sativa) RISO (Oryza sativa)
Uno dei cereali della famiglia delle Graminaceae più importanti e diffusi al mondo.
E' destinato pressochè esclusivamente all'alimentazione umana, può essere utilizzato per gli animali solo nelle frazioni di scarto o per impieghi particolari.
Infatti tratteremo del "grana verde" e del riso soffiato(vedi foto).

Il primo è formato dal risone vestito che sfugge all'azione decorticante delle macchine brillatrici in quanto di più piccolo calibro rispetto le esigenze commerciali. E' un prodotto con la cariosside ancora avvolta dal pericarpo che circonda lo strato aleuronico interno (amido). 

Il riso soffiato è prodotto tramite un procedimento fisico che fa "esplodere" la struttura originaria degli amidi (come nel popcorn) che divengono molto più voluminosi e destrinizzati (predigeriti).
Il materiale di partenza è costituito da cariossidi brillate (decorticate, degerminate).
Caratteristiche nutritive La "grana verde" di riso ha le medesime caratteristiche nutritive e dietetiche degli altri cereali vestiti (vedi orzo). Importanti sono gli apporti vitaminici contenuti nello strato corticale in particolare le vitamine del gruppo idrosolubile (Vit.B1, Vit.B2, Vit.B12, Ac pantotenico, colina, Vit.PP), per altro completamente assenti nei risi bramati. Le proteine hanno un discreto valore biologico rispetto gli altri cereali. L' uso del prodotto si giustifica solo in presenza di condizioni economiche favorevoli.

Riso soffiato ha dei contenuti di proteine, fibra, ceneri notevolmente ridotti rispetto un riso vestito. I principi vitamininici sono stati completamente rimossi. Il suo uso alimentare si guistifica eslusivamente (visto il costo del prodotto) per le peculiari proprietà fisiche e dietetiche che lo caratterizzano:
  • normalizante delle funzioni intestinali (astingente ed antistipsico);
  • bassisimo contenuto di grassi ed alto volume quindi indicato per diete dimagranti;
  • alta capacità di idratazione e rigonfiamento (caratteristica importante, per esempio, per dare morbidezza ad un pastoncino).
Analisi chimica sul S.S.
  • "Grana verde": proteina greggia 9-10%; grassi greggi 1,8-2,5%; fibra greggia 2,2%; ceneri gregge 2%.
  • Riso soffiato: proteina greggia 6%; grassi greggi 0,8%; fibra greggia 0,35%; ceneri gregge 0,59%.
 
 
 
Semi di SEGALE: 
Semi di SEGALE (Secale cereale) SEGALE (Secale cereale)
Graminacea tipica delle zone temperate del nord Europa.
Caratteristiche nutritive Le percentuali analitiche la rendono molto simile ai cereali in genere ed orzo in particolare, anche da un punto di vista dietetico e nutrizionale. 
Non indicata come becchime in quanto meno gradita rispetto ad altri semi, viene "lasciata indietro". 
Se somministrata sfarinata in miscele non deve essere preponderante rispetto ad altri cerali in quanto manifesta un effetto lassativo sui volatili.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 7-11%; grassi greggi 1,5-2,2%; fibra greggia 1,6-2,5%; ceneri gregge 1,5-2%;
 
 
 
 
                                                  Leguminose................
 
 
 
 
Panello e Farina di estrazione di SOJA: 
Panello e Farina di estrazione di SOJA (Soja ispida) Soja(Soja ispida)
Pianta delle leguminose il cui seme essicato (12-18% di grassi) viene usato come materia prima per l'estrazione dell'olio. 
I derivati della soja sono il panello (estrazione a pressione) e la farina di estrazione (estrazione a solvente). Sono universalmente considerati come la più diffusa e completa fonte di proteine vegetali e, quindi, sono largamente utilizzati in zootecnia. 

In foto farina di estrazione di soia in scaglie e macinata.
Caratteristiche nutritive Il seme di soja integrale crudo contiene delle sostanze antinutrizionali termolabili (fattori enzimatici) e non può essere utilizzato tal quale come seme essicato. 
Il processo di estrazione dell'olio avviene attraverso un inalzamento di temperatura (120°C)che, oltre a distruggere i fattori antinutrizionali, fa aumentare la digeribilità della proteina, ed la disponibilità di molti aminoacidi tra cui quelli a più alto valore biologico (lisina , metionina).
Il valore biologico della proteina è molto prossimo a quello farine animali. In particolare il contenuto di lisina è il più alto di qualsiasi altro prodotto del regno vegetale.
I derivati della soja non sono particolarmente ricchi di principi minerali con l'unica eccezione per il fosforo. Questa è una prerogativa della soja : un alto tasso di "lecitina", un composto fosforato che, oltre ad apportare P organico (altamente assimilabile), è un importante veicolo e fattore di messa in riserva della vitanima A.
Le lecitine sono dei lipoidi che rimangono nei pannelli anche dopo l'estrazione del grassi.
Per quanto riguarda il tenore vitaminico quello della soja e derivati è da considerarsi trascurabile.
In conclusione i derivati della soja si caratterizzano:
  • Alto apporto proteico;
  • Ottimo contenuto di aminoacidi limitanti (lisina , metionina, cistina, triptofano);
  • Buoni coeficenti di digeribilità sia della proteina che della fibra che dei grassi (oltre 80%);
  • Interessante apporto di fosforo organico tramite la lecitina;
  • Carenze minerali e vitaminiche;
  • Grande appetibilità (sapore da nocciola) dimostrata su tutti gli animali.
  • Buon rapporto qualità-prezzo

    Una eccessiva quantità di farine di estrazione di soja nelle razioni per volatili ( + del 25%) sembra possa cagionare difficoltà di esplusione delle feci provocando il fenomeno dell'adesione di queste alla cloaca.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 42-48% ; grassi greggi 1-4%; fibra greggia 3-5% ; ceneri gregge 6,2%.
 
 
 
 
Semi di FAVA: 
Semi di FAVA schiacciati (Vicia faba major) Fava(Vicia faba major)
Pianta delle leguminose il cui seme essicato viene utilizzato l'alimentazione zootecnica sia macinato, che intero laminato o fioccato (grossi volatili).

Caratteristiche nutritive E' da considerarsi un buon concentrato proteico con degli ottimi coeficenti di digeribilità sia della proteina che della fibra che dei grassi. 
Non contiene sostanze antinutrizionali termolabili (vedi soja) quindi può tranquillamente essere utilizzato tal quale come seme essicato.
Mancano le vitamine A e D e sono scarsamente presenti le vitamine idrosolubili.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 22-28% ; grassi greggi 1,4%; fibra greggia 6-8% ; ceneri gregge 4,2%.
 
 
 
Semi di Pisello:  
Semi di Pisello (Pisum sativum) Pisello (Pisum sativum)
Pianta delle leguminose coltivata per la granella destinata all'alimentazione umana. Il seme essicato viene utilizzato, di solito, per le semine. Il surplus, i semi fuori calibro e le rotture possono essere destinati alla zootecnia per sfruttarne le caratteristiche nutrizionali simile a quelli delle altre leguminose da granella: fave, fagioli, favino. Il pisello ha una appetibilità decisamente superiore rispetto qualunque altro legume nostrano.
Caratteristiche nutritive E' da considerarsi un buon concentrato proteico con un buon valore biologico della componente aminoacidica (simile alla soja). 
Ha ottimi coeficenti di digeribilità sia della proteina che della fibra che dei grassi. 
Non contiene sostanze antinutrizionali termolabili (vedi soja) quindi può tranquillamente essere utilizzato tal quale.
Il pisello verde apporta una discreta quantità di carotenoidi (paragonabile al mais verde).
E' carente di calcio oltre che di oligoelententi e vitamine.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 22-30% ; grassi greggi 1,6%; fibra greggia 5-6% ; ceneri gregge 2,8%.
 
 
 
 
Semi di FAVINO: 
Semi di FAVINO (Vicia faba minor)

Semi di FAVINO Laminati
Favino(Vicia faba minor)
Pianta delle leguminose il cui seme essicato viene utilizzato sia come granella (grossi volatili), sia macinato, che laminato a vapore .

In foto seme di favino e favino laminato a vapore.
Caratteristiche nutritive E' da considerarsi un buon concentrato proteico con degli ottimi coeficenti di digeribilità sia della proteina che della fibra che dei grassi. 
Non contiene sostanze antinutrizionali termolabili (vedi soja) quindi può tranquillamente essere utilizzato tal quale.
Mancano le vitamine A e D e sono scarsamente presenti le vitamine idrosolubili.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 22-28% ; grassi greggi 1,4%; fibra greggia 6-8% ; ceneri gregge 4,2%.
 
 
 
 
Semi di Veccia: 
Semi di Veccia (Vicia Spp.) Veccia (Vicia Spp.)
Leguminosa annua. Ne esistono molte varietà anche spontanee alcune infestanti le colture di cereali.
Caratteristiche nutritive Contiene una buona percentuale di proteina greggia e di lipidi con un buon coeficente di digeribilità.
Il seme è di sapore gradevole ed è molto appetito.
E' carente di sali minerale e vitamine, pur avendo una certa disponibilità di carotenoidi (350-400 U.I. Vit. A per KG).
Sono note problematiche sull'uso del seme di veccia nei cavalli, suini e bovini (effetto riscaldante, costipazioni, dermatiti).
L'uso come becchime per volatili non presenta controindicazioni ed è tradizionalmente l'impiego più frequente della granella intera.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 23-27%; grassi greggi 1,5-2,5%; fibra greggia 5,7-7,5%; ceneri gregge 3-3,5%.
 
 
 
                             Altre famiglie botaniche...............
 
 
 
Semi di GIRASOLE: 
Semi di GIRASOLE (Helianthus annus) Girasole (Helianthus annus)
Nel linguaggio comune, il termine "semi di girasole" si riferisce ai frutti dell'omonima pianta (Helianthus annus, fam. Composite o Asteraceee). Più precisamente, si tratta di acheni, frutti secchi indeiscenti contenenti un singolo seme (che non liberano a maturazione, da cui "indeiscenti") adeso in un solo punto ad un pericarpo più o meno indurito (crostaceo nel caso dei semi di girasole). Anche quello che normalmente chiamiamo fiore di girasole è in realtà un'infiorescenza, costituita da un insieme di fiori riuniti secondo uno schema definito: gialli all'esterno e in genere nero-grigi all'interno. Ogni infiorescenza (o più correttamente capolino) può contenere anche più di 1000 frutti, disposti in spirali iperboliche concentriche; il pericarpo (l'involucro esterno), duro ed indigeribile, racchiude una mandorla di grande interesse industriale ed alimentare (chiamata impropriamente seme).
In commercio i semi di girasole sono di tre dimensioni ( grandi, medio, piccoli) e di tre varietà ( striati, bianchi, neri).

In foto girasole grosso, piccolo, bianco, nero.
Caratteristiche nutritive Il seme e composto da una mandorla, che è l'unica parte edibile, racchiusa in un tegumento legnoso. Dai semi di girasole si estrae un olio grasso (22-36%), ricco di acidi grassi insaturi, in particolare oleico (32%, monoinsaturo) e linoleico (54%, polinsaturo e precursore degli omega-6). Negli ultimi decenni sono state tuttavia selezionate piante con un contenuto in acido oleico superiore (fino al 60% ed oltre), che hanno di fatto aperto una nuova frontiera ai possibili impieghi di questa coltura. Una maggiore percentuale di acido oleico significa infatti migliore resistenza alla degradazione termica ed ossidativa, da cui l'impiego in friggitoria al posto del più costoso olio di oliva. La minore percentuale di grassi polinsaturi permette di ottenere insaccati meno rancidi dal bestiame alimentato con semi di girasole e sottoprodotti della loro lavorazione. Un maggiore equilibrio tra acido oleico e linoleico significa anche garantire un miglior controllo del colesterolo a bassa densità (LDL), con una riduzione degli stati infiammatori cronici e del rischio cardiovascolare. Infine, tale selezione ha aumentato anche i profili di impiego industriale dell'olio di girasole, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di combustibili e lubrificanti biodegradabili. Sorprendente il contenuto in vitamina E (60mg su 100 grammi, pari al 300% c.a della dose giornaliera raccomandata per l'uomo), che preserva l'olio di semi di girasole dall'irrancidimento conferendogli preziose proprietà antiossidanti. Per un corretto mantenimento del prodotto si raccomanda comunque la conservazione in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e da fonti di calore.
Alcune varietà di semi di girasole sono particolarmente ricche di proteine 20% con un ottimo coeficente di digeribilita (85%). 
Il valore biologico della componebte aminoacidica è buono anche se inferiore a quello della soja.
Questo alimento è l'ideale per fare il pieno di energia e tocoferolo, che ricordiamo essere la vitamina dotata del maggior effetto antiossidante, oggi molto ricercata per la capacità di rallentare l'invecchiamento e proteggere l'organismo da alcune malattie degenerative. Nei semi di girasole abbondano comunque anche altre vitamine, come la B6, l'acido pantotenico, i folati e la niacina fra i minerali spicca l'ottimo contenuto in selenio (anch'esso dotato di interessanti proprietà antiossidanti), ferro, rame, fosforo, manganese, magnesio e zinco. Non è poi da meno la presenza di fibre e proteine, rispettivamente presenti in quantità pari a 11 e 19 grammi su 100 grammi di semi di girasole.

Analisi chimica sul S.S. seme intero proteina greggia 16,3; grassi greggi 25-38%; fibra greggia 26%; ceneri gregge 3,4%.
 
 
 
 
Semi di LINO: 
Semi di LINO (Linum usitatissimum) Lino (Linum usitatissimum)
I semi sono ricchi di olio utilizzato soprattutto nell'industria farmaceutica e nella produzione di vernici.
Il seme dall'odore tipico e dal sapore caratteristico "da mucillagine" se bagnato in acqua si rigonfa e diviene viscido per la sostanza mucillaginosa presente nelle cellule del guscio (pentosani ed idrati di carbonio dell'episperma). 
All'interno si trova una piccola mandorla bianco giallastra, oleosa, assolutamente priva di amidi.
Caratteristiche nutritive Il seme di lino noto da tempo dalla medicina tradizionale è dotato di peculiari proprietà dietetiche , grande appetibilità ed elevata digeribilità di tutte le componenti.
Gli usi più frequente sono:
  • Regolatore delle funzioni gastroenteriche grazie all'effetto rinfrescante ;
  • come antistipsico
  • come energetico corroborante in casi di animali cagionevoli di salute o da recuperare dopo intenso lavoro.
  • ricondurre in buone condizioni anche estetiche gli animali affaticati o depressi. (livrea più serica e lucida). Grani della pianta del lino contengono una grande quantità di acido grasso Omega-3, essenziale per la crescita del piumaggio. 
    E' nota la presenza di un fattore antinutrizionale (Linamarina)che indurrebbe carenza di vitamina B6.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 24%; grassi greggi 34-37%; fibra greggia 6,5%; ceneri gregge 3,5%.
 
 
Semi di COLZA: 
Semi di COLZA (Brassica napus oleifera L.) Colza (Brassica napus oleifera L.)
Pianta oleifera il cui seme essicato viene itilizzato direttamente per l'alimentazione di volatili come becchime o usato come materia prima per l'estrazione dell'olio.
Caratteristiche nutritive  
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 23,8 ; grassi greggi 45 %; fibra greggia 8%; ceneri gregge 9,9%.
 
 
 
Semi di RAVIZZONE: 
Semi di RAVIZZONE (Brassica campestris oleifera) Ravizzone (Brassica campestris oleifera)
Pianta oleifera il cui seme essicato viene itilizzato direttamente per l'alimentazione di volatili o usato come materia prima per l'estrazione dell'olio.
Caratteristiche nutritive Il seme, leggermente più piccolo, del colza ne condivide le medesime proprietà nutrizionali e dietetiche. Ha un gusto dolce, e ricco in proteine, ma anche di materie grasse e di conseguenza da utilizzare con moderazione. Significativo è l'apporto di sostanze tanniniche con i relativi effetti dietetici.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 20; grassi greggi 33-37%; fibra greggia 8-10%; ceneri gregge 6%.
 
 
Semi di Ravanello: 
Semi di Ravanello (Raphanus sativus L.) Ravanello (Raphanus sativus L.)
Il Ravanello comune è una diffusa pianta edule, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae.
Caratteristiche nutritive I semi contengono un olio piuttosto pungente dovuto alla presenza di "rafanolo" e diverse sostanze solforose a cui la medicina popolare riconosce alcune proprietà curative:
  • antiscorbutica (combatte lo scorbuto con la presenza di vitamine),
  • antielmintica (elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti)
  • antibatterica (blocca la generazione dei batteri),
  • antispasmodica (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso),
  • astringente (limita la secrezione dei liquidi) 
    stimolante (rinvigorisce e attiva il sistema nervoso e vascolare). 
    Inoltre stimolano l'appetito e la digestione.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 22; grassi greggi 28-33%; fibra greggia 8-10%; ceneri gregge 6%.
 
 
 
Semi di CARTAMO: 
Semi di CARTAMO (Carthamus tinctorius L.) Cartamo o zafferanone(Carthamus tinctorius L.)
Il Cartamo è una pianta annua della famiglia delle Compositae (Asteraceae).
Dalla corolla dei fiori si estrae la cartamina, estrarre dai fiori la cartamina che è un colorante per cibi dall'aroma e dal sapore che ricorda un po' quello dello zafferano. La sostanza colorante è usata anche in tintoria e in cosmesi.
I frutti, detti comunemente "semi", sono degli acheni, lucidi, ovoidali, ricchi di olio (40-45%). utilizzato soprattutto nell'industria farmaceutica e nella produzione di vernici.
Caratteristiche nutritive I semi contengono il 40-45% di olio ricco di acidi insaturi soprattutto linoleico 75% (omega 6) e oleico 10%. 
Sono inoltre caratterizzati per il loro elevato contenuto di fibra e proteine. 
Interessanti sono i contenuti di vitamina K con le sue proprietà coagulanti.
La tradizione popolare associa agli infusi di semi di cartamo le proprietà di prolungare il vigore fisico, l' agilità mentale e l'attività sessuale.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 19-22%; grassi greggi 40-45%; fibra greggia 33%; ceneri gregge 6%.
 
 
Semi di CANAPA: 
Semi di CANAPA (Canabis sativa) Canapa (Canabis sativa)
IL seme di canapa è uno dei più graditi agli uccelli granivori ed in particolare ai canarini. 

Una particolarità è rappresentata dalla marginale richiesta da parte del mondo ornitologico della"CANAPUCCIA" e della "CANAPUCCINA" che non sono altro che semi di canapa più piccoli e minuti (scarti e/o immaturi).
La richiesta risulta immotivata ed irrazionale non avendo il seme piccolo, alcun plus rispetto il seme normale. La parte corticale è più rappresentata rispetto la parte interna che alcune volte è addirittura assente (semi vuoti).
Caratteristiche nutritive La sua mandorla oleosa, che rappresenta circa metà della massa complessiva del seme, ha un contenuto di acidi grassi superiore al 60%.
La parte di acidi saturi, quelli meno digeribili, è un decimo del totale. Il resto è composto dagli acidi grassi insaturi, tra cui spiccano l'acido linoleico, precursore degli acidi Omega6, è l'acido linolenico, che sarà trasformato in acidi Omega3. E' ormai noto che gli acidi Omega 6 e 3 sono essenziali all'organismo per mantenere un equilibrio salutare, in particolare verso l'accumulo dei trigliceridi, i tristemente famosi grassi "cattivi". Gli acidi grassi sono inoltre i vettori in cui si dissolvono sia i caroteni sia le vitamine A,D,E e K, note come vitamine liposolubili. Un corretto equilibrio tra Omega 3 e 6 (di cui non si hanno dati per gli uccellini, ma stimato per l'uomo nel rapporto 1:5 circa) permette di mantenere lo stato di salute dell'animale in condizioni ottimali.
Seme è pure ricco di vitamina E, vitamine del gruppo B.
I grani della pianta contengono una proteina di prima qualità.
Il seme di canapa avendo un azione stimolante ed eccitante va somministrato in piccole dosi giornaliere.
Ottimo nella preparazione dei soggetti alla riproduzione e per il canto, utilizzato anche in fase di muta. 
Somministrazione non elevate in quanto, questo seme e' particolarmente riscaldante.
E` molto appetibile agli uccellini.
Stimola l`accoppiamento (attenzione: gli uccelli possono diventare troppo focosi). E' opinione di molti ornitologi che i semi di canapa abbiano un effetto positivo per stimolare la forma amorosa degli uccelli granivori.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 18%; grassi greggi 26-35%; fibra greggia 15%; ceneri gregge 4,5%.
 
 
 
Semi di NIGER: 
Semi di NIGER (Guizotica abissinica, G. oleifera) Niger (Guizotica abissinica, G. oleifera)
Caratteristiche nutritive Contiene una buona percentuale di proteina greggia e di lipidi.
è un seme di sapore gradevole ed è molto appetito dagli uccellini.
La frazione grassa ha un profilo di acidi grassi comparabile a quello del girasole e contiene circa il 65% di acido linolenico (Omega3). Molto apprezzato dalla maggior parte degli uccelli. Attenzione a non eccedere sulla quantità somministrata perchè può causare disturbi intestinali di varia gravità . Secondo alcuni ciò sarebbe dovuto alla presenza del "dodder" , il seme quasi identico a quello del niger, appartenente ad una pianta infestante. 
E` uno dei rari grani per uccelli ad avere un buon rapporto calcio/fosforo.
E' opinione di molti ornitologi che i semi di niger abbiano un effetto positivo per stimolare la forma amorosa degli uccelli granivori.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 20%; grassi greggi 35%; fibra greggia 6,5%; ceneri gregge 5,5%.
 
 
Semi di Grano Saraceno: 
Semi di Grano Saraceno (Polygonum fagopyrum L.) Grano Saraceno (Polygonum fagopyrum L.)
Non appartiene alla famigli dei cereari, in quanto trattasi di una Poligonacea annua.
Il frutto è un achenio trigonale, bruno, contenente una massa farinosa bianca.
Caratteristiche nutritive Ha all'incirca le medesime caratteristiche generali dei grani di cereali, tanto che una volta spogliato dal tegumento legnoso (18-20%), si può trarne una farina per alimentazione umana (polenta di grano saraceno).
Rispetto all'orzo e mais fornisce meno principi nutritivi (dal 15 al 25% in meno) in particolare amidi, grassi e proteine . In compenso queste ultime risultano con un discreto valore biologico, migliore addirittura della soja.

Il contatto con la pianta di grano saraceno può dare fagopirismo (una sindrome da intolleranza), problema, per altro, mai riscontrato con il consumo di semi.
Analisi chimica sul S.S. grano intero proteina greggia 10%; grassi greggi 2%; fibra greggia 16-20%; ceneri gregge 2,2%.
 
 
 
Semi di Arachide: 
Semi di Arachide (Arachis hypogea) Arachide (Arachis hypogea)
Viene coltivata per la raccolta dei bacelli ipogei contenente i semi oleosi.
Caratteristiche nutritive Una volta estratto dal bacello legnoso il seme può essere commercializzato sbucciato o ancora avvolto dalle parti corticali (13%) caratterizate dal medestissimo valore nutrizionale (vedi foto). Il seme decorticato è la parte edibile ed è caraterizzato da :
  • altissimo contenuto di grassi con parecchie frazioni polinsature;
  • alta digeribilità;
  • alto contenuto di proteine, però con un valore biologico inferiore rispetto la soja;
  • carenza di sali minerali;
  • buono il contenuto di vitamine niacina ed acido pantotenico, discreto quello di tiamina, modesto di riboflavina, assenti i carotenoidi e le vitamine liposolubili;
  • altissima appetibilità;
  • bassa conservabilità (max 6 mesi) per la facilità di irrancidimento dei grassi;
  • alto costo
Analisi chimica sul S.S. seme decorticato proteina greggia 28-30%; grassi greggi 38-44%; fibra greggia 2-3%; ceneri gregge 1-2%.
 
 
 
Semi di Lattuga: 
Semi di Lattuga (Lactuca sativa L.) Lattuga (Lactuca sativa L.)
La lattuga è una pianta angiosperma, dicotiledone appartenente alla famiglia delle Compositae.
È una specie biennale, il primo anno forma una rosetta, il secondo lo scapo fiorale.
Lo scapo fiorale, alto 100-150 cm, porta ramificazioni corimbiformi terminanti con un capolino.
I fiori sono ermafroditi, ligulati e gialli.
I semi sono costituiti da un achenio di colore bianco grigio e nero.
Caratteristiche nutritive Seme molto gradito dagli uccelli, ricco di oligoelementi, minerali e vitamine. Secondo la tradizione i semi di lattuga sono dotati di particolari proprietà dietetiche e medicinali : curativi, stimolano l'appetito e la digestione sono dotati di effetto depurativo e rinfrescante. Il seme puo essere anche fatto germinare per sfruttare i benefici effetti dei pool enzimatici liberi.
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia %; grassi greggi %; fibra greggia %; ceneri gregge %.
 
 
 
Semi di Papavero: 
Semi di Papavero Papavero (Papaver sonniferum)
Industrialmente vengono coltivate varietà di papavero con semi neri e semi bianchi. Il principale uso è l'estrazione dell'olio data l'elevato contenuto di grassi. Le speci coltivate non devono confordersi con i il papavero rosso (Papaver rhoeas), che ha proprieta' rilassanti.
Caratteristiche nutritive Il seme secondo la tradizione erboristica è dotato di notevoli proprietà calmati e rilassanti. 
Infatti contiene, in tracce, un derivato della morfina ad effetto sonnifero che indurebbe uno stato di abulia.
Gli alti contenuti di grassi con una frazione insatura molto abbondante ne compromette la conservabilità e ne predispongono il facile irrancidimento (dovrebbe essere conservato in luogo fresco, asciutto e buio).
Nella frazione minerale abbondano i fosfati e come gli altri semi oleosi è praticamente privo di vitamine. Contiene una buona percentuale di proteina greggia di buon valore biologico.
Il seme è di sapore gradevole (prima dolciastro successivamente amarotico) ed è molto appetito dagli uccellini. 
Secondo alcuni il papavero risulterebbe leggermente eccitante e quindi viene utilizzato in particolare per favorire l'accoppiamento.
E' opinione di molti ornitologi che i semi di papavero abbiano un effetto positivo per stimolare la forma amorosa degli uccelli granivori.
Analisi chimica sul S.S. seme intero proteina greggia 18-20%; grassi greggi 50-56%; fibra greggia 6-7%; ceneri gregge 5-6%.
 
 
 
Semi di Finocchio: 
Semi di Finocchio (Foeniculum officinale, Foeniculum dulce) Finocchio (Foeniculum officinale, Foeniculum dulce)
Pianta erbacea delle ombrellifere sia spontanea che coltivata. 
Caratteristiche nutritive I frutti contengono dal 3 al 6 % di oli essenziali (anetolo, aroma e simile a quello dell'anice verde), e piccole quantità di sostanze zuccherine. 
Gli impieghi del seme di finocchio sono legati alle proprietà dietitiche e officinali tradizionalmente attribuitegli:
  • aromatizzante stomatico (corregge e migliora l'appetibilità di miscele);
  • spasmolitico (nei casi di enteriti spastiche);
  • carminativo;
  • espettorante.
    E' opinione di molti ornitologi che i semi di finocchio abbiano un effetto positivo per stimolare la forma amorosa degli uccelli granivori.
 
 
 
Semi di CICORIA: 
Semi di CICORIA (Cichorium envidia) Cicoria (Cichorium envidia)
Pianta campestre (cicoria selvatica o amara) e coltivata (radicchio)nota per le proprietà medicinali che gli vengono attribuite.
Caratteristiche nutritive Il seme è ricco di glucidi, lipidi, protidi, aminoacidi limitanti.
Secondo la tradizione i semi di cicoria sono dotati di particolari proprietà dietetiche e medicinali : stimolano l'appetito, la digestione (bioregolatore dell'attività intestinale) , sarebbero un ottimo diuretico , avrebbero proprietà depurative per il fegato ed il sangue.
La cicoria contiene un principio amaro, la intibina, e notevoli quantità di xantofille e flavoni, pigmenti gialli ad azione sinergica con alcune vitamine. 
A questi principi sarebbe dovuta l'azione vasodilatatrice, l'azione antiemoragica e l'aumento del tono cardiaco.
L'azione di questi principi è rafforzata dalla presenza di notevoli quantità di sali di ferro, manganese, cobalto tutti principi minerali a carattere emotopoietico.
Non avendo fattori di tossicità può essere usata generosamente in tutti quei casi nei quali la pratica ne abbia stabilito un benefico impiego. Seme ortivo pregiato è indicato per molte specie ornitologiche.
 
 
 
Semi di Perilla: 
Semi di Perilla (Perilla frutescens) Perilla (Perilla frutescens)
E' una pianta erbacea della famiglia della menta: l'erba viene usata spesso in erboristeria, per infusi. Ne esistono molte varietà anche ornamentali.
Il seme e caratterizzato da un gradevole aroma puo essere di colore chiaro o bruno. 
Sembra che prima dell'importazione dall'oriente (Birmania, Himalaya, Cina , Giappone) il seme subisca una parziale tostatura poichè non germina.
Caratteristiche nutritive I suoi semi, grandi all'incirca come il miglio, hanno un discreto apporto proteico e contengono circa il 40% di sostanza grassa ricca di acidi grassi polinsaturi, in particolare degli Omega 3 (acido alfa-linoleico, ecc.)
E' molto gradita ai canarini, tanto che deve essere somministrata moderatamente per evitare eccesso di grassi ingeriti.
Contiene un olio essenziale molto ricco di acido linoleico e linolenico con proprietà, secondo la tradizione erboristica, antibatteriche, aromatiche, digestive e toniche. 
I benefici effetti sulla salute delle specie volatili sono testimoniate da molti utilizzatori. 
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 22%; grassi greggi 38-42%; fibra greggia 14%; ceneri gregge 4,3%.
 
 
Semi di Pomodoro: 
Semi di Pomodoro (Solanum Lycopersicum) Pomodoro (Solanum Lycopersicum)
I semi rappresentano un sottoprodotto dell'industria delle conserve di pomodoro.
Vengono essicati e vagliati per allontanare altri residui di lavorazione (buccette, puicciuoli, torsoli).
Caratteristiche nutritive La parte corticale è costituita da fibre e cullulose caratterizzate da una modesta digeribilità (25%) mentre la parte interna contiene una buona percentuale di proteina greggia e di lipidi.
La frazione grassa ha un profilo di acidi grassi comparabile a quello del girasole e contiene circa il 65% di acido linolenico (Omega3).
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 20-25%; grassi greggi 24-27%; fibra greggia 20-25%; ceneri gregge 4,5-5%.
 
 
Semi di Cipolla: 
Semi di Cipolla (Allium cepa) Cipolla (Allium cepa)
E' una pianta coltivata bulbosa della famiglia delle Liliaceae 
Il frutto impropriamente definito "seme" è una capsula.
Secondo la tradizione la cipolla riveste la sua importanza per le sue proprietà dietetiche (diuretiche) e medicamentose.
Caratteristiche nutritive I semi di cipolla contengono composti solforati (proprietà antibiotiche) e cromo, che contribuiscono a contenere la glicemia e i livelli ematici di colesterolo e trigliceridi, a prevenire l'aterosclerosi e le malattie cardiache. 
Contiene inoltre numerosi flavonoidi, tra cui la quercetina, che sembrano avere effetti anticancerogeni, e composti dotati di proprietà antiinfiammatorie.
 
 
Semi di Prezzemolo: 
Semi di Prezzemolo (Petroselinum crispum) Il prezzemolo (Petroselinum crispum) è una pianta biennale, originaria delle zone mediterranee.
Cresce spontaneamente nei boschi e nei prati delle zone a clima temperato.
Le foglie sono un ingrediente di molte pietanze e di molte salse. Hanno un sapore pungente e leggermente amaro. I semi e le radici hanno un'azione più potente delle foglie in quanto contengono maggiori quantità di olio essenziale (anetolo) che conferisce lo speciale odore aromatico.
Caratteristiche Il prezzemolo ha proprietà diuretiche, sudorifere, carminative, emmenagoghe, vasodilatatrici e remineralizzanti.
Nell'erboristeria cinese è utilizzato anche come rimedio per la pressione alta. 
Anticamente era utilizzato anche come emmenagogo e abortivo, a causa dell'anetolo, un componente principale, che contrae la muscolatura liscia dell'intestino, vescica e utero.
I suoi principi attivi sono:
  • un olio essenziale che contiene apiolo, miristina e terpeni;
  • apiina o apioside (glucoside) che in seguito a scissione idrolitica dà l'apiigenina o apigenolo (flavone), apiosio e glucosio;
  • zuccheri,
  • mucillagini,
  • vitamine A, C, K.
    I semi contengono anche ferro, calcio, fosforo. 
    I semi sono carminativi, scacciano cioè, i gas gastrointestinali, e si usano come i semi di finocchio.
    È velenoso per gatti, pappagalli e piccoli animali in genere. 
    E' opinione di molti ornitologi che i semi di prezzemolo abbiano un effetto positivo per stimolare la forma amorosa degli uccelli granivori.
 
 
 
Semi di Cumino: 
Semi di Cumino (Cuminum cyminum L.) Il Cumino (Cuminum cyminum L.), anche noto come Cumino romano è una pianta erbacea originaria del Mediterraneo appartenente alla famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae).
I fiori sono piccoli, bianchi o rosa, e disposti a ombrella.
Il frutto è un achenio laterale ovoidale-fusiforme, lungo di 4-5 mm , contenente un singolo seme.
I semi del cumino sono simili a quelli del finocchio e dell'anice, ma sono più piccoli e di colore scuro.
Il cumino ha un caratteristico sapore amaro e un odore forte e dolciastro grazie all'alto contenuto in oli.
Caratteristiche nutritive Il particolare profumo e l'aroma forte e caldo del cumino sono dovuti al suo contenuto di olii essenziali.
Il suo costituente principale, e importante contributore all'aroma, è la cuminaldeide. 
Altri importanti componenti dell'aroma del cumino tostato sono le "substituted pyrazines".
In erboristeria, il cumino è classificato come stimolante, carminativo, e antimicrobico.
I semi di cumino sono una buona fonte di ferro. Sono tradizionalmente considerati benefici per il sistema digestivo, infatti possono stimolare la secrezione degli enzimi pancreatici, che sono necessari per una corretta digestione e assimilazione dei nutrienti, oltre a stimolare la produzione di enzimi che detossificano il fegato. 
E' opinione di molti ornitologi che i semi di cumino abbiano un effetto positivo per stimolare la forma amorosa degli uccelli granivori.
 
 
 
Semi di Coriandolo: 
Semi di Coriandolo (Coriandrum sativum L.) Il coriandolo (Coriandrum sativum L.), a volte chiamato anche con il nome spagnolo cilantro, è una pianta erbacea originaria dei paesi del Mar Mediterraneo della famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae). 
I fiori sono bianchi a ciuffi simili a un ombrello i frutti sono aromatici.
Conosciuto anche come prezzemolo cinese, il coriandolo appartiene alla stessa famiglia del cumino, dell'aneto, del finocchio e naturalmente del prezzemolo.
I semi vengono utilizzati come spezia. Macinati, i semi di coriandolo costituiscono l'ingrediente principale del curry e del garam masala.
Caratteristiche I semi di coriandolo sono meno piccanti delle foglie, sono dolci con un lieve sapore di limone. Secondo la medicina tradizionale sono usati, come infuso, contro i dolori di stomaco, consigliato anche per problemi di aerofagia e le emicranie, aiutano la digestione e ha una funzione antidiarroica.
 
 
Semi di Zucca: 
Semi di Zucca (Cucurbita pepo L., Cucurbita maxima, etc) La Zucca è un ortaggio, frutto prodotto da una pianta erbacea (Cucurbita pepo L., Cucurbita maxima, etc) dal portamento strisciante, originaria dell'America, importata in Europa insieme alla patata e al pomodoro.
Caratteristiche nutritive I semi di Zucca infatti sono utilizzati tradizionalmente come cibo, ma anche come rimedio popolare per alcuni disturbi, quali l'infiammazione della prostata e contro i parassiti intestinali. I principi attivi fondamentali contenuti nei semi di Zucca sono le cucurbitine, i delta steroli, le fitosterine, le globuline vegetali, oltre alle vitamine F ed E, che esercitano un'azione protettrice delle membrane cellulari e antiossidante, specie la vitamina E abbinata al Selenio, che nei semi di Zucca è ben rappresentato. In particolare la cucurbitina sembra avere un'azione preventiva nei confronti dei disturbi prostatici benigni, oltre ad un'azione antiparassitaria (antielmintica), specie sulla tenia, della quale favorirebbe il distacco dalla parete intestinale, facilitandone così l'eliminazione: anticamente si somministrava una dose massiccia di semi, a cui seguiva una purga per facilitare l'eliminazione del parassita.
Pur avendo un buon contenuto proteico il valore biologico dello stesso è modesto per la relativa carenza di aminoacidi limitanti.
I grassi contenuti nei semi di Zucca sono ricchi di acidi grassi essenziali monoinsaturi e polinsaturi, quindi di alto valore biologico.
Analisi chimica sul S.S. Semi decorticati: sostanza secca 95,4%; proteina greggia 35,5%; grassi greggi 42-45%; fibra greggia 2,8 %; ceneri gregge 4,4%.
 
 
                                                FRUTTA SECCA................
 
 
 
Fichi Secchi: 
Fichi Secchi (Ficus carica L.) Il fico comune (Ficus carica L.) è una pianta xerofila dei climi subtropicali temperati, appartenente alla famiglia delle Moraceae.
Il Fico secco è il sicono (frutto) raccolto in piena maturazione e fatto essiccare al sole o con trattamenti chimici o fisici di disidratazione. 
Per un essiccamento ottimale la perdita d'acqua deve raggiungere il 30-35%.
Caratteristiche nutritive Ricchissimi di carboidrati, zuccheri in particolare, contengono vitamine A e B e modeste quantità di sali minerali (potassio, magnesio, calcio. 
Hanno proprietà emollienti, espettoranti e lassative se assunti in grande quantità. 
Una volta sminuzzati o macinati godono di un'elevata appetibilità e gradimento da parte di tutti i volatili.
Analisi chimica sul S.S. Sostanza secca 75 - 85%; proteina greggia 1,9-2%; grassi greggi 0,5%; fibra greggia 2,8 %; ceneri gregge 2%; estrattivi inazotati 68%.
 
 
Uvetta: 
Uvetta (Vitis vinifera L.) L' uva è il frutto della vite(Vitis vinifera L.)
Dopo essicazione, può essere utilizzata per ottenere l'uva passa.
L'uva sultanina è un tipo di uva di origine greca, turca o iraniana.
È un'uva bianca caratterizzata dal possedere acini piccoli, senza semi (apireni), di colore verde chiaro sebbene, giunti ad un elevato grado di maturazione, possano assumere una colorazione ambrata ed un elevato grado di contenuti zuccherini.
Se viene conservata per lunghi periodi gli zuccheri si cristallizzano all'interno degli acini.
Caratteristiche nutritive Ricchissima di carboidrati, zuccheri in particolare, contiene modeste quantità di sali minerali (potassio, magnesio, calcio), grassi, fibra e proteine. 
E' molto apprezzata dagli uccelli da richiamo (turdidi, allaudi, frigillidi,...).
Analisi chimica sul S.S. Sostanza secca 75 - 85%; proteina greggia 1-1,5%; grassi greggi 0,5%; fibra greggia 3-4 %; ceneri gregge 1-2%; estrattivi inazotati 65-68%.
 
 
 
 
Datteri: 
Datteri (Phoenix dactylifera) Il dattero è il frutto della palma da datteri (Phoenix dactylifera). Frutto tipico dell'Africa mediterranea, Israele e di paesi dell'Asia occidentale.
E' ricchissimo di zucchero e si consuma sia fresco che essiccato.
Caratteristiche nutritive Il frutto essicato consta di una parte esterna edibile e di un nocciolo interno molto lignificato (30% in peso). La polpa è ricca di carboidrati, fosforo, calcio, ferro, vitamina A, vitamina B, ma con modeste quantità di grassi e proteine. Buona la digeribilità di tutte le sue componenti.
Analisi chimica sul S.S. polpa Acqua 20-30%, zuccheri 50-70%, proteine 2,7%, grassi 0,60%.
 
 
Noci: 
Noci Il Noce è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Juglandaceae.
Il nome del genere deriva dal latino Jovis glans (ghianda di Giove).
La specie più conosciuta è Juglans regia, noto come noce da frutto o noce bianco. 
Caratteristiche nutritive I gherigli di noce contengono una notevole quantità di grassi con parecche frazioni mono e polinsature.
Alcuni studi clinici hanno dimostrato che il consumo di noci può diminuire le concentrazioni del colesterolo LDL. Inoltre le noci contengono sostanze che hanno effetti cardio-protettivi. Oltre ai benefici cardiaci, le noci generalmente hanno un bassissimo indice glicemico (GI). Conseguentemente, i dietologi si raccomandano affinché le noci siano incluse nelle diete prescritte ai pazienti con deficienze di insulina (diabete).
Le noci, inoltre, sono ricche di proteine, sali minerali e di vitamine B.
Analisi chimica sul S.S. di gherigli proteina greggia 18-20%; grassi greggi 45-55%; fibra greggia 3,5 %; ceneri gregge 2,8%.
 
 
Nocciole: 
Nocciole Il nocciòlo (Corylus avellana L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Betulaceae. 
La nocciola (non nocciolina perché con questo nome si identifica l'arachide) è il frutto del nocciòlo, pianta coltivata dall'uomo già nell'antichità.
Caratteristiche nutritive Dopo le mandorle sono il frutto più ricco di vitamina E e sono una fonte di fitosteroli, una sostanza ritenuta importante per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Le nocciole contengono, inoltre, grassi monoinsaturi in grado di abbassare il livello del colesterolo LDL e dei trigliceridi.
È molto ricco di lipidi di proteine, qualitativamente di buon livello biologico. Questa composizione fa della nocciola un alimento molto calorico.
Analisi chimica sul S.S. Sostanza secca 85 - 90%; proteina greggia 20%; grassi greggi 50-60%; fibra greggia 4-5 %; ceneri gregge 2%;
 
 
 
Pinoli: 
Pinoli (Pinus cembra) I pinoli sono i semi commestibili di alcune specie di pini.
In Europa sono due le specie di pino che producono semi grandi. Il migliore è il pino domestico (Pinus pinea) che non a caso è anche chiamato "pino da pinoli". Il pino cembro (Pinus cembra) produce grossi semi, ma vive in zone più disagevoli.
Caratteristiche nutritive I pinoli decorticati sono ricchi di grassi e proteine e sono stati consumati in Europa sin dal periodo Paleolitico.
 
 
CARRUBE: 
CARRUBE FRANTUMATE (Ceratonia siliqua L.) Il carrubo (Ceratonia siliqua L.) è unica specie italiana del genere Ceratonia, è un albero sempreverde, tozzo a chioma espansa, ramificato in alto.
La carruba è un bacello pendente lungo 10-20 cm, quando maturo di colore nerastro-rossiccio, contenente i semi (4-12) durissimi e lucidi.
La parte edibile è rappresentata dalla polpa del bacello (epicarpo e mesocarpo 90%)carnosa e zuccherina.
Caratteristiche nutritive La polpa di carrube denocciolate è un alimento ricchissimo di estrativi inazotati (70-82%)in particolare zuccheri riduttori (glucosio 20%, saccarosio 19%, altri bisaccaridi) ed amidi (1.2%).
Modeste sono le quantità di proteine con basso valore biologico e di grassi.
Interessanti sono gli apporti di vitamina C (40-50 mg/kg) , di Vitamina E (3 mg/kg) e Vitamina B1 (0,5 mg/kg).
Da un punto di vista dietetico la buccia delle carrube contiene una discreta quantità di tannini, quindi avrebbe un effetto antidiarroico con azione astringente e di ritenzione idrica.
Il produtto macinato migliora l'appetibilità e l'aroma dei mangimi composti.
Analisi chimica sul S.S. Polpa di carrube : sostanza secca 75-88% proteina greggia 2- 6%; grassi greggi 0,2-1,8%; fibra greggia 3,5-8%; ceneri gregge 1,5-3,5%.
 
 
Mela Disidratata: 
Mela Disidratata (Malus domestica) La mela è il frutto (più precisamente si tratta di un falso frutto a pomo) del melo (Malus domestica) che è una pianta da frutto appartenente alla famiglia delle Rosaceae.
È una delle più diffuse piante da frutto coltivate.
Il vero frutto e' il cosiddetto torsolo, dove sono contenuti i semi, mentre la parte commestibile deriva dal calice cresciuto e ingrossato.
Caratteristiche nutritive I nutrizionisti rilevano che in ogni 100 grammi di mela fresca commestibile sono mediamente contenute: circa 85 grammi d'acqua, 0,2 grammi di proteine, 0,1 grammi di grassi, 11 grammi di zuccheri di diverso tipo, tra cui fruttosio, glucosio, e saccarosio, 2 grammi di fibre, per un totale di circa 45-50 calorie, e circa 4 grammi di sali minerali tra cui potassio, zolfo, fosforo, calcio, magnesio, sodio, ferro, oltre a tracce di rame, iodio, zinco manganese, e silicio. La mela e' ricca anche di vitamine: C, PP, B1; B2, A, e contiene inoltre acido malico (circa 0,6-1,3 grammi). Sia nella polpa che nella buccia sono inoltre presenti eteri, tannini, alcoli, aldeidi e un elevato numero di terpeni che rende infinitamente vario il profumo e il sapore delle mele. I valori elencati possono variare a seconda del grado di maturazione del frutto e della qualita', anche perche' in tutto il mondo oggi si contano piu' di mille varieta' di mele. I contenuti di questo frutto sono equilibrati e dal punto di vista nutrizionale completi. Tali propieta' contribuiscono all'attenzione dedicata alla sua capacita' di ridare giovinezza ai tessuti, e di mantenere un generale benessere fisico.
Analisi chimica sul T.Q. Mela disidratata:
proteina greggia 2,5%; grassi greggi 2%; fibra greggia 6,5%; ceneri gregge 2%; estrattivi inazotati 76%.
 
 
 
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Bacche di Ginepro: 
Bacche di Ginepro (Juniperus communis L.) Juniperus communis L. noto come Ginepro comune è un arbusto ramoso o alberetto sempreverde, alto da 1 a 10 m, con foglie lineari-aghiformi, pungenti.
I frutti, chiamati coccole, sono bacche globoso-ovali, pendule, nerastro-violacee a maturità, contenenti piccoli semi ovali. Contengono un olio essenziale in ragione di 1-2,5% responsabile del caratteristico aroma.
Le bacche di alcune varietà di Juniperus risultano addirittura venefiche.
Caratteristiche nutritive Le bacche contengono oltre all'olio essenziale (terpeni policiclici ed alcooli terpenici) tracce di alcaloidi, acido cianidrico, clucossidi cianogenetici.
Secondo la medicina tradizionale, le bacche di ginepro hanno una azione diuretica ed eupeptica e risultano ottimi contro le affezioni bronchiali. 
Si impiegano pure come stimolante cutaneo , nella alopecia e come stimolante l'appetito.
L'uso delle bacche si giustifica esclusivamente, in dosi modestissime, per le proprietà dietetiche-medicamentose del prodotto, d'altronde i rischi di un uso prolungato e/o altamente dosato sono significanti.
L'elevato contenuto di fibra , i bassi coeficienti di digeribilità delle proteine e degli estrattivi inazotati lo rendono un mangime di basso profilo nutrizionale. 
Analisi chimica sul S.S. proteina greggia 4,9%; grassi greggi 14,7%; fibra greggia 28.3%; ceneri gregge 3,3%.
 
 
 
Peperoncino: 
Peperoncino (Capsicum L.)
Peperoncino essicato
Capsicum L. è un genere di piante della famiglia delle Solanaceae, originario delle Americhe ma attualmente coltivato in tutto il mondo.
Oltre al noto peperone, il genere comprende varie specie di peperoncini piccanti, ornamentali e dolci.
Secondo alcuni, il nome latino "Capsicum" deriva da "capsa", che significa scatola, e deve il nome alla particolare forma del frutto (una bacca) che ricorda proprio una scatola con dentro i semi.
Altri invece lo fanno derivare dal greco kapto che significa mordere, con evidente riferimento al piccante che "morde" la lingua quando si mangia.

In foto: varietà di peperoncino fresco e maturo; peperoncino disidratato.
Caratteristiche nutritive Tra i componenti del peperoncino si annoverano flavonoidi e capsaicinoidi, hanno un effetto antibatterico. I peperoncini sono ricchi in vitamina C ed ha un forte potere antiossidante. 
Inoltre, il peperoncino si è dimostrato utile nel favorire la digestione. Queste virtù sono dovute principalmente alla capsaicina, in grado di aumentare la secrezione di muco e di succhi gastrici. 
In ultimo il peperoncino stimolando la peristalsi intestinale favorisce il transito e l'evacuazione, il più rapido passaggio intestinale in sinergia col potere antibatterico ed antimicotico evita la fermentazione e la formazione di gas intestinali e di tossine, particolarmente le tossine della candida albicans.
Gli uccelli, al contrario dei mammiferi, non sono sensibili alla capsaicina, poiché questa sostanza agisce su uno specifico recettore nervoso che gli uccelli non possiedono. A ragione di ciò i peperoncini costituiscono il cibo preferito di molti volatili; essi costituiscono infatti una fonte di vitamina C e carotene, necessari agli uccelli soprattutto durante la muta del piumaggio. In cambio gli uccelli spargono i semi della pianta sia mentre consumano i frutti, sia attraverso le feci, poiché questi semi riescono a oltrepassare l'apparato digerente inalterati.
 
 
 
Porro disidratato: 
Porro disidratato (Allium porrum) Il porro (Allium porrum) è una pianta erbacea monocotiledone facente parte, con la cipolla e l'aglio, delle Alliaceae una famiglia del gruppo delle Liliaceae. Le foglie sono di colore verde scuro o verde giallastro che sono portate raggruppate a formare una sorta di pseudo-fusto.
La parte edule è rappresentata dalla parte terminale delle foglie (la parte bianca), mentre viene comunemente scartata la parte verde delle stesse foglie.
In foto foglie di porro disidratate e freddo.
Caratteristiche nutritive Tutte le specie del genere Allium sono contraddistinte da un tipico odore e un sapore più o meno acre e pungente che pervade tutta la pianta ad eccezione dei fiori i quali, invece, sono spesso profumati; il caratteristico odore è prodotto da un olio essenziale, ricco di composti volatili solforati che si liberano per reazione enzimatica allorché i tessuti della pianta vengono lesi. In questo caso, infatti, l'enzima alliasi reagisce con un glucoside solforato, alliina, scindendolo in glucosio e disolfuri allilici. Il gruppo allilico presente può essere in prevalenza di tipo metilico oppure propilico (come nella cipolla) o propenilico (come nell'aglio); l'odore caratteristico, più o meno pungente, delle diverse specie dipende dalle quantità relative di questi differenti gruppi allilici nei tessuti della pianta.
La medicina tradizionale riconosce al porro proprietà diuretiche ipotensive, ipoglicemizanti, vermifughe, antisettiche e rinfrescanti.
L'analisi chimica del porro rileva una notevole presenza di estrattivi inazotati (glucidi) e fibre molto digeribili, ma un modesto contenuto di proteine e lipidi.
Interessanti sono gli apporti di fruttosani, flavonoidi, ferro, calcio, fosforo, vit. B1, vit. B2, vit. PP e vit. C.
 
 
 
 
 
 
 
                                                                           Buona visione............... 
 
 
 
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